Cerca e trova immobili
Dal Mondo

Musica: morto Nicola Paone, noto cantante italiano anni ´40-´50

Musica: morto Nicola Paone, noto cantante italiano anni ´40-´50
BUENOS AIRES - Nicola Paone, cantante di origine italiana molto famoso negli anni ´40 e ´50 in Argentina e negli Stati Uniti, è morto di polmonite ad Albuquerque (stato americano di New Mexico). Lo scrive oggi il quotidiano ´Clarin´ di Buen...
BUENOS AIRES - Nicola Paone, cantante di origine italiana molto famoso negli anni ´40 e ´50 in Argentina e negli Stati Uniti, è morto di polmonite ad Albuquerque (stato americano di New Mexico). Lo scrive oggi il quotidiano ´Clarin´ di Buenos Aires precisando che l´artista, che era siciliano, aveva 88 anni.

Nato in Pennsylvania il 5 ottobre 1915 in una famiglia di minatori, Paone era rientrato nella Sicilia dei suoi genitori all´età di cinque anni, per riprendere la via dell´emigrazione dieci anni dopo.

La sua fama toccò il vertice nel 1954 quando fu chiamato dal presidente argentino Juan Domingo Peron, che temeva un golpe, a cantare nella storica Plaza de Mayo davanti a 500.000 persone il suo cavallo di battaglia ´Uè paisanò che è un appello alla fratellanza fra gli emigrati.

Oltre che con ´Uè paisano´, Paone vendette milioni di dischi con altri motivi divenuti celebri in America come ´La cafeterà e ´Canta, Argentina, canta´.

Franco Alfonso, amico del cantante e successore nella gestione del suo ristorante a New York, ha assicurato a ´Clarin´ che il deterioramento della salute di Paone è cominciato tre mesi fa con la morte del suo unico figlio.



ATS

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE