Italia: è morto Alberto Sordi, aveva 82 anni
Alberto Sordi, con le sue battute e i suoi film, ha contribuito a fare la storia del cinema italiano. Vedovo, americano a Roma, vigile, magistrato, detenuto, medico, borghese, seduttore, soldato, tassinaro. Nessuno ha "interpretato" l´italiano come lui, che ha avuto a disposizione 190 film per raccontare il Bel Paese.
Con l´avanspettacolo, la rivista, la radio, il doppiaggio (di Oliver Hardy) alle spalle, l´attore romano ha iniziato nel mondo del cinema nei primi anni ´50. E non a caso Federico Fellini fu uno dei primi a scommettere sul suo talento con "Lo sceicco bianco", dove è un gaglioffo da fotoromanzi. Sempre di Fellini è "I vitelloni", mentre in "Un giorno in pretura" di Steno si vede il personaggio di Moriconi Fernando, detto l´"americano".
Sordi è stato anche un mattatore del box office, specie tra gli anni ´50 e ´60, quando la commedia all´italiana produceva il massimo. E tutti i più grandi film di quegli anni sono con Sordi: "La grande guerra", "Tutti a casa", "Il vigile", "Una vita difficile", "Mafioso", "I complessi", solo per citarne alcuni. Sempre attento ai cambiamenti della società, Sordi ha saputo "leggere" l´Italia anche negli anni ´70 con film come "Detenuto in attesa di giudizio" e "Lo scopone scientifico".
Come regista, il primo film di Sordi è del ´66, "Fumo di Londra". Rivalutato dalla critica, come accade spesso, solo in un secondo momento, Sordi ha anche ricevuto il Leone d´Oro alla carriera dal Festival di Venezia.
Ma il modo migliore per ricordare la sconfinata carriera dell´attore romano, spentosi oggi a Roma, è rileggere alcune delle sue celebri battute. Come quella del "Il vedovo". Di notte, a passeggio insieme a un amico, Sordi rivela il suo sogno: "Ho sognato che ero rimasto vedovo. Un sogno completo: morte, camera ardente, funerale. Io camminavo dietro al feretro. Mentre tutti piangevano, io ridevo. Poi, mentre calavano la bara giù, nella fossa, ho sentito come un colpetto qui dietro alla nuca. Tac! Anche abbastanza forte. Mi sono risvegliato nel mio letto: era mia moglie che mi diceva, ´cos´hai cretinetti, ridi nel sonno?"".
Memorabile, nel "Tassinaro", la lite con il turista americano su "Dallas": "Ma che, noi italiani ve imponemo a voi forse una trasmissione in televisione de nome Valmontone, Portogruaro, Gallarate? Perché voi ce dovete rompe li cojoni con ´sto ´Dallas´?".
Ancora, da "Mamma mia che impressione", Sordi allo scopino in strada: "Molte immondizie, scopì? Che ce voi fà, se non ci fossero gli insudicioni non ci saresti neanche tu scopì, Non ti pare?".
Celebre anche la caricatura del funzionario ne "Il commissario", con il personaggio del vice commissario Lombardozzi Dante. Quando si presenta ad una ragazza spaventata, Lombardozzi dice: "Capisco che un animo sensibile come il suo possa turbarsi, ma non il funzionario deve impressionarla, bensì l´uomo".
ATS




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