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BIMBA UCCISA IN LAVATRICE: Vittoria è morta annegata
Nuovo tentativo di interrogatorio, intanto, della madre che resta piantonata e in stato confusionale nel reparto di psichiatria del nosocomio di Sondrio
BIMBA UCCISA IN LAVATRICE: Vittoria è morta annegata
Nuovo tentativo di interrogatorio, intanto, della madre che resta piantonata e in stato confusionale nel reparto di psichiatria del nosocomio di Sondrio
VALFURVA –
La piccola Vittoria è morta per asfissia da annegamento. È l’esito dell’autopsia conclusasi nel tardo pomeriggio scorso sul corpicino della bimba uccisa domenica sera dalla madre in un raptus di f...
VALFURVA –La piccola Vittoria è morta per asfissia da annegamento. È l’esito dell’autopsia conclusasi nel tardo pomeriggio scorso sul corpicino della bimba uccisa domenica sera dalla madre in un raptus di follia dovuto probabilmente al suo forte stato di depressione che ormai l’accompagnava da qualche tempo, soprattutto da quando l’anno scorso era morto il padre a cui era molto legata. L’esame autoptico è durato un paio di ore ed è iniziato attorno alle 15.00 all’obitorio dell’Ospedale di Sondrio dove è stato portato il cadavere della piccina che aveva solo sette mesi, ed è stato eseguito dal Dr. Antonio Osculati dell’Università di Pavia, lo stesso che aveva eseguito l’autopsia sul corpo di Loretta Ceni, la giovane commessa di Verceia uccisa l’estate scorsa per essere rapinata della tessera bancomat. Il Medico legale si è comunque preso due mesi di tempo prima di depositare la sua relazione conclusiva. All’esame autoptico hanno presenziato anche uomini della Scientifica della Polizia di Sondrio. In ogni caso ha già stilato un primo referto consegnandolo al Procuratore capo Gianfranco Avella e alla Sostituta Elvira Antonelli che seguono le indagini di una unchiesta che sembra non aver molto ormai da raccontare: la madre l’ha infilata nella lavatrice con indosso gli abiti e probabilmente in quei momenti non si è neppure resa conto di quello che stava facendo. Proprio le condizioni di Loretta hanno reso necessario un rinvio della perizia psichiatrica, che era prevista per oggi. Più volte durante la ricostruzione dei fatti la donna avrebbe ripetuto frasi senza senso, come “Ho fatto il bucato, ora porto mia figlia a letto”, un evidente segno dello stato confusionale in cui era ed è la giovane madre. E mentre veniva eseguita l’autopsia gli Inquirenti hanno tentato ancora una volta di parlare con Loretta Zen, 31 anni casalinga, senza riuscire nell’intento. L’infanticida appare ancora sotto choc e in stato confusionale, non in grado, quindi, di fornire una lucida ricostruzione delle sue gesta. La donna resta piantonata nel reparto di psichiatria dell’Ospedale di Sondrio con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai vincoli di parentela. Intanto i suoi famigliari hanno chiesto l’assistenza di un legale di fiducia rivolgendosi all’avvocato Ernesto Confortola scelto sia dai Compagnoni, sia dai Zen. Il legale preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione e al nuovo tentativo di interrogatorio avvenuto attorno alle 18.00 di ieri sera ha voluto essere presente.
di Bob Decker
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