Cerca e trova immobili
Dal Mondo

BIMBA IN LAVATRICE: Nel pomeriggio l’autopsia su Vittoria

Intanto si è appreso che la madre che ieri sera ha ucciso la figlia di 7 mesi era in cura da uno psichiatra. L’orribile delitto nella casa dove vive abitualmente la famiglia e non in quella della nonna materna come creduto finora
BIMBA IN LAVATRICE: Nel pomeriggio l’autopsia su Vittoria
Intanto si è appreso che la madre che ieri sera ha ucciso la figlia di 7 mesi era in cura da uno psichiatra. L’orribile delitto nella casa dove vive abitualmente la famiglia e non in quella della nonna materna come creduto finora
VALFURVA – Verrà eseguita entro sera l’autopsia sul corpicino della piccola Vittoria, la bimba uccisa dalla madre mettendola nella lavatrice. La donna, ora piantonata all’ospedale di Sondrio con l’accusa di omicidio volo...
VALFURVA –Verrà eseguita entro sera l’autopsia sul corpicino della piccola Vittoria, la bimba uccisa dalla madre mettendola nella lavatrice. La donna, ora piantonata all’ospedale di Sondrio con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai vincoli di parentela, dopo il primo frammentario racconto fatto ieri sera in totale stato confusionale, non ha ancora parlato con il Giudice Preliminare che deve ancora fissare la data dell’udienza di convalida. Nel contempo si è appreso che l’orribile delitto è avvenuto non nell’abitazione della nonna materna come finora pensato, ma in quello dove vive direttamente la famiglia Compagnoni, al civico 5 di via Paris, la strada che taglia in due la frazione di Madonna dei Monti e che conduce verso la Val Zebrù. Loretta Zen, 31 anni da qualche settimana, era invece in cura da uno psichiatra. La donna si era rivolta allo specialista lamentando un forte stato di depressione intervenuto soprattutto a seguito la morte del padre, Vittorio, avvenuta due anni dopo quella di un altro caro congiunto. A questo si era poi aggiunto lo stress della gravidanza. Ma cosa abbia fatto scattare ieri sera la follia omicida resta, al momento, ancora oscuro. Nelle ore precedenti l’orribile delitto era apparsa tranquilla e pare non avesse manifestato alcun sintomo che potesse lasciar presagire la tragedia. Tanto che il marito, Venanzio Compagnoni, insieme alla primogenita era andato a Livigno per fare il pieno di benzina all’auto. Quella dei Compagnoni è una famiglia come tante altre, con tanti problemi. Soprattutto, e non era un mistero a Valfurva, legati proprio alle precarie condizioni di salute mentale della casalinga.

di Bob Decker

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE