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INTERVISTA: Hard Made in Ticino (2° parte)

INTERVISTA: Hard Made in Ticino (2° parte)
Anche tu, in passato, hai fatto l’attore in alcuni film… Si ne ho realizzati circa una decina nei ritagli di tempo. I titoli ? «La moglie è troppo bella», «Le sorelle gemelle», «Quel vecchio porco dello zio», e il film girato nel club pri...
Anche tu, in passato, hai fatto l’attore in alcuni film…

Si ne ho realizzati circa una decina nei ritagli di tempo. I titoli ? «La moglie è troppo bella», «Le sorelle gemelle», «Quel vecchio porco dello zio», e il film girato nel club privè di Massagno con il titolo di «Il club».Tutti film con piccole trame, poca recitazione e molto sesso.

Non ti è mai venuto in mente di svolgere questo mestiere a livello professionale?br> Mi piacerebbe, ma qui in Ticino è molto difficile. L’ideale sarebbe quello di trasferirsi a Roma, una delle Mecche del cinema porno. In Ticino purtroppo un discorso del genere non conviene a livello economico. E poi, diciamo la verità, è un settore in cui sfondare è molto difficile. Si è famosi per due o tre anni ma poi si cade subito nel dimenticatoio. Come è accaduto a Sandy Balestra.

Quali sono i lati negativi del lavoro del porno attore ?
Nei mondo dei film hard non è tutto oro quello che luccica. Spesso siamo invidiati perché facciamo sesso con belle donne, ma posso assicurare per esperienza che non è sempre piacevole come può sembrare. Si arriva sul set e il regista spiega come girare la scena sessulae. Poi escono tutti gli operatori (elettricisti, truccatori, registi, aiuti registi) e si resta soli con la partner, ci si eccita e quando si è pronti per girare la scena si chiama il regista. Nel frattempo tutti entrano e bisogna continuare a mantenere l’erezione per tutto il tempo. Durante il rapporto ci sono i riflettori delle luci potentissimi, l’addetto del suono che ti parla, gli operatori che ti guardano. Tutto ciò contribuisce a calare l’eccitazione. Dopo cinque minuti di una scena si fa un momento di pausa e si riprende con un’altra posizione e …guai a non mostrarsi eccitati. Per questo si tratta di un lavoro difficile, che richiede massima concentrazione e soprattutto una forte capacità di estraniarsi dal contesto che sta attorno. La scena che in genere si vede in un film, dove dura dieci minuti, in realtà dura 40 minuti e a volte anche di più.

Non ti è mai capitato di perdere l’eccitazione, magari perché dovevi lavorare con donne che non ti piacevano ?
Mi è capitato, ed è tremendo quando succede. In questi casi non resta che estraniarsi totalmente e pensare ad altre donne. Io ho sempre cercato di immaginarmi donne belle quando mi sono trovato in queste situazioni. Una volta mi è capitato di dover fare sesso davanti al pubblico per una dimostrazione. La partner non mi piaceva molto, e allora ho intravisto tra il pubblico una ragazza molto bella e ho guardato per tutto il tempo lei.

E nella vita privata, hai ancora voglia di fare sesso?
Certo. Un conto è il lavoro, un conto è la mia ragazza a cui voglio molto bene. Sono due cose diverse: riesco molto facilmente a scindere le due cose. La mia ragazza non gradisce molto che io recito. Infatti, anche per questo, mi sto dedicando maggiormente alla produzione.

Tu lo fai per piacere o per soldi ?
Solo per piacere, anche perché il guadagno minimo

Quali sono le caratteristiche che deve avere una porno star ?
Per quanto riguarda le donne, devono essere molto porche. La bellezza fisica conta fino ad un certo punto, l’importante è che la donna dimostri di amare il sesso e di provare piacere. Gli uomini devono essere piacevoli ed avere le giuste dimensioni.

I film hard li vedi tuttora ?
Sì, li amo fin da giovane e ora ho una videoteca molto fornita.

Il tuo attore hard preferito ?
Non ne ho. Non mi piace molto Rocco Siffredi: non ha rispetto per le donne. Le tratta malissimo; quasi le violenta. Io sono più dolce con le donne e cerco il piacere e la soddisfazione reciproca.

Passiamo ad un discorso più serio: l’incubo dell’Aids. In fondo voi rischiate ogni volta che lavorate...
È vero ma ogni mese siamo obbligati a presentare un certificato medico e poi siccome siamo più a rischio facciamo controlli molto più spesso della media. Il preservativo non viene usato, è un elemento che l’acquirente non gradisce perché poco eccitante.

di Sal Feo

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