"Industria americana guadagna con la pornografia"

Lo ha denunciato l´organizzazione femminista ´Concerned Women for America (Cwa)´, affermando che la stessa ´sete di profittò dietro l´industria della pornografia spinge queste società a violare le leggi federali e statali contro l´oscenità. "Se possedete azioni in queste società, state traendo profitto dall´industria della pornografia", ha detto Jan LaRue, legale della ´Cwà e autrice del rapporto-denuncia pubblica oggi a Washington.
Oltre alle grandi industrie delle telecomunicazioni, dei media e delle carte di credito, i cui logo appaiono su tutti i siti Web pornografici, partecipano a questo ´giro sporco fra i colletti bianchì - è questo il titolo del rapporto - anche le grandi catene di alberghi (Mariott, Sheraton e Radisson) e delle televisioni via cavo negli Usa.
Il gruppo ricorda come l´industria della pornografia è un giro d´affari di 10-14 miliardi di dollari all´anno solo negli Stati Uniti. LaRue ha annunciato che la sua organizzazione sta inviando lettere ai presidenti di tutte le ´corporation´, in regola per tutto il resto, coinvolte in questo traffico di materiale a luce rossa, in cui si chiede "di mettere gli interessi dei vostri bambini e delle vostre famiglie al di sopra quelli del profitto e di sospendere il traffico".
ATS




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