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LUGANOLugano si trasforma nella città della danza

09.03.22 - 19:00
La prima edizione di "Lugano Dance Project" è prevista tra il 25 e il 29 maggio
Ph. Laura Gauch
Father Politics - Muhammed Kaltuk
Father Politics - Muhammed Kaltuk
Lugano si trasforma nella città della danza
La prima edizione di "Lugano Dance Project" è prevista tra il 25 e il 29 maggio

LUGANO - Tra mercoledì 25 e domenica 29 maggio, Lugano si trasformerà nella città della danza in occasione della prima edizione di Lugano Dance Project: un festival totalmente inedito che ospiterà al LAC e in luoghi non convenzionali della città, nuove produzioni, prime internazionali e nazionali, performance site-specific, Tanzfaktor – focus dedicato alla giovane scena coreografica svizzera, video installazioni, proiezioni, tavole rotonde e incontri.

Fortemente voluto da Michel Gagnon e Carmelo Rifici, che si sono avvalsi della curatela di Lorenzo Conti, consulente per la danza del LAC, Lugano Dance Project ambisce a segnare fortemente la linea editoriale del centro culturale aggiungendo un importante tassello allo sviluppo del progetto artistico del LAC quale polo culturale, luogo di dialogo, scambio e confronto tra le arti, oramai sempre più orientato alla produzione culturale. Un'azione condivisa con la Divisione Cultura della città di Lugano, con cui è stata attuata una strategia comune volta a coinvolgere anche luoghi non convenzionali come i cantieri della Società Navigazione del Lago di Lugano, lo Skatepark e il Lido Riva Caccia.

Il gesto generoso di un mecenate - «Il progetto – ha dichiarato Michel Gagnon – sancisce la maturità del LAC, che, a soli sei anni dalla sua fondazione, firma la produzione di un festival di portata internazionale. Un’espressione di crescita e qualità testimoniata anche dalla proficua collaborazione con Franklin University Switzerland e dal sostegno di finanziatori privati. Lugano Dance Project è infatti reso possibile dal generoso contributo di un mecenate, esempio concreto e virtuoso di come un privato possa sostenere la crescita di un ente culturale. Sono certo che Lugano Dance Project potrà rappresentare una buona pratica, utile ad incoraggiare un nuovo possibile e fertile scambio tra mecenatismo e cultura, e al tempo stesso diventare una vetrina importante per posizionare la città come luogo di riferimento per la platea internazionale di professionisti». 

Festival di danza contemporanea, Lugano Dance Project ambisce a gettare le basi su cui costruire un ideale ponte di confronto e pensiero tra la Svizzera, l’Europa e il Nord America. Un progetto che per la prima edizione intende creare un focus di attenzione sulla relazione tra arte, corpo e movimento, ispirato dall’intuizione nata in Ticino negli anni Dieci del Novecento grazie all’esperienza del Monte Verità, laboratorio di arti fiorito ad Ascona, dove il danzatore e coreografo Rudolf von Laban sperimentò le sue pratiche per poi diffonderle in tutto il mondo.

Le produzioni della prima edizione - Di edizione in edizione, Lugano Dance Project accompagnerà la nascita e il debutto di nuove creazioni coreografiche. La canadese Virginie Brunelle, l’angloamericana Annie Hanauer, la svizzera Lea Moro firmano le produzioni della prima edizione, frutto di un periodo di residenza in Canton Ticino e realizzate con partner internazionali e nazionali come Danse Danse, Centre National des Arts d’Ottawa, Harbourfront Centre, senza dimenticare quelli del territorio come Teatro Danzabile.

«Lugano Dance Project – ha dichiarato Carmelo Rifici – scommette su giovani artiste che hanno già dato prova del loro talento sul piano nazionale e internazionale, augurando a loro e a noi che il festival possa essere l’occasione per introdurle a pieno titolo nel mondo delle arti. Un festival ‘al femminile’ in cui vedremo lavori completamente inediti accanto ad un palinsesto di decine di altri appuntamenti di cui sono protagoniste artiste di fama internazionale». 

Cinque giorni di festival in cui potranno essere ammirate le nuove creazioni di Virginie Brunelle, Annie Hanauer e Lea Moro, insieme ai lavori di Simona Bertozzi, Lorena Dozio, Muhammed Kaltuk/Company MEK, Caroline Laurin-Baucage/Lorganisme, Ana Pi, Cristina Kristal Rizzo & Megumi Eda, Cindy Van Acker e alla selezione Tanzfaktor composta da Alba Castillo, Company Snorkel Rabbit, Lucas Del Rio, Lisa Laurent & Mattéo Trutat, Luca Signoretti Dance Company.

Tre nuove produzioni - Venerdì 27 maggio alle 20:30 in Sala Teatro debutta Fables della canadese Virginie Brunelle. Artista dotata di una cifra stilistica fisica e rigorosa, Brunelle è tra le personalità emergenti del panorama coreografico del suo Paese. Capace di far vivere allo spettatore un'esperienza potente, in Fables dirige un ensemble di dodici interpreti. Partendo dalla riflessione che tra la parola favola (in greco Mythos) e la parola coreografia (in greco Khoreia) esiste un territorio scenico tutto da esplorare, Brunelle – che si avvale della consulenza drammaturgica di Nicolas Berzi – invita a seguirla nello sviluppo di un racconto coreografico in cui i personaggi mostrano disincanto, estasi, crepe, fragilità, rivelando lati nascosti ma anche luce e speranza.

Sabato 28 alle 20:30 il palco del Teatro Foce accoglie A space for all our tomorrows di Annie Hanauer, anche interprete accanto a Laila White e Giuseppe Comuniello, accompagnati dalla musica dal vivo di Deborah Lennie. Il lavoro arriva a Lugano a pochi giorni di distanza dalla anteprima di Steps, festival della danza del Percento culturale Migros. Artista disabile, in A space for all our tomorrows Hanauer esplora le proprietà del corpo, il piacere e il potere, mettendole in relazione con il tema dell’utopia e della disabilità. In scena, tre corpi che resistono, perseverano, non si vogliono arrendere, danno vita ad una performance potente, intensa capace di creare uno spazio in cui immaginare le nostre utopie. Lo spettacolo è realizzato grazie alla collaborazione con Teatro Danzabile, realtà che sul territorio ticinese sperimenta e nutre il rapporto tra disabilità e movimento lavorando sull’inclusione nelle arti sceniche contemporanee.

Domenica 29 alle 15:00, sul palco del LAC, Lea Moro, autrice di performance che esaminano gli strati corporei sociali ed emotivi delle connessioni e degli incontri tra persone, firma ideazione e regia di Another Breath, lavoro di cui condivide la creazione coreografica con gli interpreti Sharon Mercado Nogales, Samuel Draper, Ana Laura Lozza, Malika Lamsersiek. Il respiro è l’azione su cui si concentra l’indagine coreografica dell’artista svizzera, l’atto del respirare si fa mezzo corale. In un tempo in cui la nostra vita è stata fortemente segnata da mascherine e filtri d’aria, condividere respiro ed aria è una scelta che può assumere una valenza politica chiara e forte.

Anteprima - Mercoledì 25 maggio Lugano Dance Project si apre al Teatro Foce, a partire dalle 20:30, con Tanzfaktor, focus biennale che Reso – Rete Danza Svizzera dedica alla diffusione e al sostegno della giovane scena coreografica; grazie alla collaborazione delle nove istituzioni culturali che sostengono il progetto, Reso si fa garante di una tournée nazionale di dodici repliche. Al Foce vedremo, in sequenza, i quattro lavori selezionati dalla giuria: si inizia con Pas de deux dei ginevrini Lisa Laurent & Mattéo Trutat, omaggio alla danza classica in chiave contemporanea; Remember me, like this della compagnia Snorkel Rabbit con le coreografie di Alba Castillo, indagine su temi come paura e coraggio; Back Home di cui Luca Signoretti è anche interprete con la compagnia che porta il suo nome, e Search di Lucas del Rio, lavoro in cui quattro performer si interrogano senza trovare risposte.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti sul programma: www.luganodanceproject.ch 

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