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Le botte alla grigliata in Leventina approdano a Berna. Il dibattito si fa politico

Quadri (con un'interpellanza) lancia l'allarme contro una presunta violenza di sinistra. Oltre confine, intanto, si critica l'anima di estrema che si cela dietro il Remigration Summit e ci si interroga sui limiti della libertà d'espressione.
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Le botte alla grigliata in Leventina approdano a Berna. Il dibattito si fa politico
Quadri (con un'interpellanza) lancia l'allarme contro una presunta violenza di sinistra. Oltre confine, intanto, si critica l'anima di estrema che si cela dietro il Remigration Summit e ci si interroga sui limiti della libertà d'espressione.

LUGANO - L'attacco violento durante una grigliata in Leventina riaccende il dibattito sulla violenza politica in Svizzera. A sollevare la questione a livello federale è il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri, che ha depositato un’interpellanza rivolgendo precise domande al Consiglio federale.

Il riferimento va all’episodio di sabato 14 giugno, quando un gruppo di individui incappucciati ha fatto irruzione in un ritrovo organizzato da due gruppi identitari, uno ticinese e uno italiano, nei pressi di Faido. Tra i partecipanti aggrediti figura anche Andrea Ballarati, figura nota per la promozione del controverso Remigration Summit di Gallarate.

Secondo quanto denunciato da Quadri, l’attacco sarebbe stato «coordinato e violento», con conseguenze fisiche per i presenti e tale da aver suscitato un forte senso di allarme tra la popolazione locale. Gli autori dell’aggressione, sostiene il deputato leghista, sarebbero riconducibili a frange della sinistra radicale e «verosimilmente» provenienti dall’Italia.

«La violenza politica di sinistra – afferma Quadri nel testo dell’interpellanza – si conferma sempre più come un problema di sicurezza pubblica in Svizzera». Il consigliere nazionale lega l’episodio di Faido ad altri eventi recenti, come le manifestazioni pro Palestina sfociate, a suo dire, in atti vandalici e disordini sul territorio nazionale. Quindi chiede al Consiglio federale chiarimenti e una valutazione su quanto accaduto, domandando se sia ancora garantita la libertà di espressione «per chi si oppone all’immigrazionismo».

L’episodio e l’intervento parlamentare di Quadri hanno già sollevato reazioni nel mondo politico e tra l’opinione pubblica, in attesa di una risposta ufficiale da parte del Consiglio federale. Sullo sfondo resta la questione, sempre più sentita, del confronto ideologico che sfocia nella violenza e ci si interroga su quali siano i limiti alla libertà di espressione nel dibattito politico contemporaneo.

«Attenzione a certi estermismi» - Un tema che ha recentemente coinvolto anche il consigliere comunale civico di Gallarate, Massimo Gnocchi, la cui indignazione è emersa nel corso di una recente seduta del consiglio comunale. In quell’occasione ha condannato con fermezza la decisione di concedere agli organizzatori del Remigration Summit l’uso della sala del teatro comunale di Gallarate «per ospitare un convegno dell’ultradestra razzista». «Gli estremismi andrebbero sempre contenuti: è compito della politica nazionale», ha precisato.

«Il nostro articolo 21 della Costituzione, varata nel 1948, relativo alla libertà d'espressione, prevede anche un esplicito limite: quello del buon costume». Gnocchi ha poi citato le recenti dichiarazioni del professor Dirk Baier, direttore dell’Istituto per la prevenzione e la criminalità presso l’Università delle scienze applicate di Zurigo, il quale ha definito i giovani partecipanti al summit «lupi travestiti da pecore… Tolto il travestimento, andando al nocciolo delle loro dichiarazioni, troviamo un’ideologia di estrema destra».

Il consigliere comunale ha infine chiarito: «Non voglio nemmeno entrare nel merito della questione politica. In consiglio comunale sono intervenuto unicamente per chiedere come mai sia stata concessa loro una sala pubblica. Certo, sono curioso di sapere quale epilogo avrà questa vicenda. Il vostro consigliere nazionale parla di estremisti di sinistra. Lo ha fatto anche Ballarati. Ma, a meno che non si conoscano le identità di questi incappucciati, mi domando come si possa stabilire con certezza che siano di sinistra. Trovo tutto questo un po’ grottesco».

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