«Il Ticino non può continuare a fare da parafulmine»

Dopo l'aggiornamento del Preventivo cantonale 2025, la Lega dei Ticinesi torna a chiedere un «controllo immediato» dei costi legati alla gestione dei migranti
BELLINZONA - «Non è più accettabile pesare milioni sui contribuenti ticinesi». Con queste parole, la Lega dei Ticinesi chiede oggi - a fronte delle cifre contenute nell'aggiornamento del Preventivo cantonale 2025 - il controllo immediato dei costi legati alla gestione dei migranti e richiedenti l'asilo. «Il Ticino non può e non deve continuare a fare da parafulmine per decisioni politiche sbagliate prese a livello federale o internazionale».
«Tra i principali aumenti di spesa - si legge in un comunicato diramato questa mattina da via Monte Boglia - , spiccano ancora una volta i costi per la gestione dei richiedenti l'asilo, rifugiati e ammessi provvisoriamente, che pesano per ben 7.3 milioni di franchi supplementari rispetto al preventivo, per un totale annuo che raggiunge quasi 80 milioni di franchi, di cui 28 milioni di franchi completamente a carico del contribuente ticinese».
La Lega si dice preoccupata. «Questi numeri dimostrano con chiarezza» che «la politica migratoria attuale è fuori controllo e il Ticino continua a essere lasciato solo a gestire un onere sproporzionato rispetto alla propria capacità fiscale e strutturale».
Da qui, le quattro richieste formulate «con fermezza»: un controllo serrato e trasparente delle spese per la gestione dell'asilo; una revisione immediata dei criteri di ammissione dei richiedenti l'asilo; il coinvolgimento della Confederazione per distribuire equamente costi e oneri e un «freno immediato alla crescita della spesa pubblica» nel settore.