Lo sostengono i giovani UDC, che hanno lanciato in tal senso la campagna "Scuole Libere"
L'obiettivo del gruppo è promuovere la neutralità dell'insegnamento nelle aule ticinesi
BELLINZONA - I giovani UDC hanno lanciato oggi la campagna "Scuole Libere", per mettere pressione al Dipartimento di educazione, cultura, e sport (DECS) sulla questione della neutralità nelle scuole ticinesi.
Infatti, secondo la sezione giovanile dei democentristi, nelle scuole ticinesi, invece di far sviluppare agli allievi un senso critico e di responsabiltà, «si impone una visione socialista del mondo e delle cose».
Diego Baratti, Presidente dei Giovani UDC, disprezza il fatto che «i docenti, consapevoli del loro ruolo di mentori, ne approfittino per fare propaganda di sinistra, senza fornire un quadro completo e neutrale della situazione». Baratti ha poi spiegato che la campagna che stanno svolgendo è fondamentale, in quanto «la neutralità dell'insegnamento dev'essere garantita».
I giovani UDC si dicono a conoscenza di diversi episodi di questo genere, con docenti che eseguivano «raccolte firme per iniziative popolari rosso-verdi», o che, ad esempio, «hanno intimato gli studenti a votare No all'iniziativa per la limitazione». Infine, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la polemica attorno all'agenda scolastica.
Gli allievi, sempre secondo i giovani UDC, hanno inoltre paura a parlare, perché temono ripercussioni dal punto di vista del rendimento scolastico. Da qui la nascita del portale Scuole Libere, realizzato dal gruppo per permettere agli studenti di inviare, anonimamente, le proprie segnalazioni di situazioni propagandistiche nelle classi ticinesi.
A fine anno, tutto il materiale raccolto verrà inviato al Direttore del DECS Manuele Bertoli, che «dovrà quindi intervenire per forza, garantendo la neutralità dell'insegnamento nelle nostre scuole», concludono i giovani UDC.
Le critiche sono tante, talvolta centrate , altre invece veramente solo politichetta. E se il difetto stesse nel manico? Non sarebbe tempo e ora di rispolverare il valzer dei dipartimenti, così che i vari consiglieri, seppur di diverso orientamento politico possano plasmare la politica cantonale amalgamando le diverse opinioni? Pensiamo ai dipartimentalismi, dove gli organici crescono smisuratamente e spesso solo in funzione del colore politico? Chi a suo tempo, giustamente denunciava la politica delle cadreghe e dei posti di lavoro nel pubblico, oggi ha abdicato a queste denunce, anzi ne è diventato attore attivo: due a mè. uno a tè
Verissimo,. Non sono più i maestri di una volta. Adesso sono solo delle mezze s***e.
Confermo, più di una volta ho dovuto combattere gli slogan inseriti nella testa dei miei figli da parte della scuola che, riflettono interessi politici e paranoie ecologiste! La scuola deve insegnare e dare gli strumenti senza proporre le conclusioni.
Ahahahahah dopo mille sconfitte lUDC non sanno più cosa inventare.........povero partito hanno eletto Chiesa per far il fallimento totale
Invece é proprio così...
Invece é proprio così.
Sono anni che c’è questo andazzo..
Dopo la scoppalo ci provano! E chi potrà assicurare che i voti anonimi non siano stati creati da voi e simpatizzanti per avallare questa idiozia? Pensate al clima e a cose più importanti per la sopravvivenza. Giovani UDC siete i primi ad essere stati indottrinati dai vostri predecessori.
...non sono certamente uno di sinistra ma questa volta l'uscita dei giovani UDC mi sembra un tantino esagerata. Ragazzi, concentratevi se potete contro l'aumento dei premi delle casse malati previsti in Ticino, potreste farvi notare di più e meglio.