Un'interrogazione di Stefano Tonini chiede al Consiglio di Stato di valutare il controllo della velocità effettuato ieri e finito al centro delle polemiche
BELLINZONA - Quello dei controlli della velocità effettuati dalla polizia è un tema sempre molto caldo. Ieri in particolare, la posa di un radar a Camorino ha scatenato discussioni e polemiche in merito all’effettiva natura preventiva di un rilevamento di quel tipo. Dubbi espressi anche dallo stesso Norman Gobbi, che parlando di «scopo preventivo quantomeno discutibile» ha però allontanato le critiche - precisando che il controllo in questione è stato effettuato dalla Polizia comunale di Bellinzona e non dalla Cantonale - assicurando che la questione sarà oggetto di approfondimenti.
Sulla questione vuole ora vederci più chiaro Stefano Tonini, che sull’onda della polemica ha presentato oggi un’interrogazione al Consiglio di Stato, chiedendo di fornire una valutazione del controllo che ha sollevato il polverone.
«Il radar era posizionato sotto il cartello di cambio di velocità, vi è una distanza minima per posizionare un radar ad un cambio di velocità? Se così non fosse, non credete che sia il caso inserirla?», scrive inoltre il deputato leghista, chiedendo pure se il DI sia a conoscenza del numero di apparecchi radar in dotazione alle polizie comunali e dei controlli da queste eseguiti.
Le domande dell'interrogazione