Controllo cantonale delle finanze: «Serve indipendenza!»

Un'iniziativa legislativa del Gruppo MPS-POP-Indipendenti chiede di sopprimere la sua attribuzione amministrativa al Governo
BELLINZONA - «Una preoccupante mancanza di indipendenza del Controllo cantonale delle finanze, non legata alle qualità personali di chi opera in questo servizio ma all’insoddisfacente collocazione dello stesso a livello organico-istituzionale». È quanto lamentano i deputati del Gruppo MPS-POP-Indipendenti, che per cambiare tale situazione hanno deciso di presentare un'iniziativa legislativa (forma elaborata).
Per Matteo Pronzini, Simona Arigoni, Angelica Lepori non si tratta comunque di una sorpresa: «Come ci si potrebbe seriamente attendere un’attestazione di vera indipendenza nell’operato di un Servizio sottoposto, anche solo amministrativamente, a un Consigliere di Stato in particolare, e i cui dipendenti sono nominati dal Governo, possono essere licenziati dal Governo e sottostanno al potere gerarchico e disciplinare di quest’ultimo?», si chiedono. La questione riguardante i rimborsi spese e i diritti di carica dei Consiglieri di Stato sarebbe sintomatica di una situazione di «timorosa subordinazione».
Con l'atto parlamentare, i tre chiedono quindi di ritoccare le norme vigenti al fine di consentire al Controllo cantonale delle finanze di assolvere con la necessaria indipendenza i compiti e le responsabilità che gli spettano. Più precisamente:
- di sopprimere l’attribuzione amministrativa del Controllo cantonale delle finanze a un membro del Governo e, di riflesso, al Consiglio di Stato stesso;
- di elevare il responsabile del Controllo cantonale delle finanze al rango di magistrato eletto dal Gran Consiglio, su proposta della Commissione gestione e finanze, per un periodo di nomina di 10 anni;
- di conferire al Controllore cantonale delle finanze la funzione e le responsabilità di autorità di nomina nei confronti dei dipendenti del Controllo cantonale delle finanze;
- di conferire alla Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio la competenza di definire, su proposta del Controllore cantonale delle finanze, l’organigramma nonché il fabbisogno di personale e di risorse finanziarie del Controllo cantonale delle finanze;
- di eliminare dalla normativa esistente quelle disposizioni che indebitamente conferiscono (o paiono conferire) al Consiglio di Stato un accesso privilegiato al Controllo cantonale delle finanze.



