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LUGANOContagio di epatite C in quattro pazienti del Civico

21.05.14 - 10:08
Il dossier è ora stato trasmesso al Ministero Pubblico, che valuterà l’accaduto accertando cause ed eventuali responsabilità
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Contagio di epatite C in quattro pazienti del Civico
Il dossier è ora stato trasmesso al Ministero Pubblico, che valuterà l’accaduto accertando cause ed eventuali responsabilità

LUGANO - La trasmissione del virus dell’epatite C sarebbe avvenuta il 19 dicembre 2013 presso l’Ospedale Regionale di Lugano, sede Civico. A darne notizia è il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) – per il tramite dell’Ufficio del medico cantonale.

Nell’ambito delle procedure preparatorie per un esame di Tomografia assiale computerizzata (TAC), una manipolazione errata ha reso possibile la trasmissione del virus a quattro pazienti, informa il DSS. In nessuno degli altri pazienti che quel giorno si erano sottoposti allo stesso esame con mezzo di contrasto è invece stata riscontrata traccia del virus.

 

Tutti i pazienti coinvolti sono già stati convocati singolarmente, sono stati sottoposti ai test necessari e hanno potuto beneficiare del sostegno necessario per affrontare la situazione. Il Medico cantonale ha ordinato le necessarie verifiche e analisi delle procedure, nel frattempo avviate in stretta collaborazione con il personale dell’Ospedale Regionale di Lugano. Il Ministero Pubblico è stato tempestivamente informato dell’accaduto.

 

Ulteriori accertamenti, eseguiti su larga scala, hanno permesso di confermare che si è trattato di un evento isolato. Non è ancora stato possibile stabilire con certezza le cause esatte dell’incidente, ma l’ipotesi più probabile è che un paziente sottoposto all’esame quel giorno fosse portatore cronico dell’epatite C e che sia stato commesso un errore nell’ambito delle manipolazioni e delle procedure di preparazione per l’esame TAC. Gli accertamenti subito intrapresi in collaborazione con gli specialisti in malattie infettive dell’Ente Ospedaliero Cantonale e un esame interno delle procedure vigenti hanno permesso di migliorare le misure in vigore. Una verifica delle medesime procedure è stata eseguita anche nelle altre strutture dell’Ente Ospedaliero Cantonale.

 

Un’informazione del Medico cantonale presso tutte le strutture sanitarie del Cantone è pianificata per sensibilizzare sulla tematica.

 

Che cos’è l’epatite C - L’epatite C è un’infezione dovuta ad un virus che si moltiplica nel fegato causandone l’infiammazione. Si trasmette soprattutto tramite il contatto del proprio sangue con sangue infetto. L’infezione spesso non causa sintomi particolari, anche se a volte può manifestarsi con stanchezza cronica, nausea, itterizia e altri sintomi poco specifici.

 

Esistono terapie, alcune delle quali molto recenti ed efficienti e sempre meglio tollerate, che permettono ormai di eliminare il virus in oltre il 90% dei casi. Se non curata, il 20-30% circa delle persone riescono ad eliminare il virus da sole, mentre il restante 70-80% sviluppa un’infezione cronica. Il decorso dell’infezione cronica può portare a sviluppare dopo anni o addirittura decenni danni - anche seri - al fegato, come la cirrosi e in una piccola percentuale un tumore al fegato.

 

In Svizzera, in base alla Legge sulle Epidemie, i medici sono tenuti a segnalare tutti i casi accertati di epatite C all’Ufficio del medico cantonale.

 

Il rischio delle infezioni nosocomiali - Il Dipartimento e l’Ente ospedaliero cantonale comprendono la preoccupazione dei pazienti coinvolti ed esprimono il loro rammarico per l’accaduto. Purtroppo, le infezioni nosocomiali costituiscono un rischio ben conosciuto che non può essere completamente escluso nemmeno negli ospedali dove tutte le misure di precauzione sono sistematicamente applicate.

 

Il dossier è ora stato trasmesso al Ministero Pubblico, che valuterà l’accaduto accertando cause ed eventuali responsabilità.

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