Richiedenti l'asilo, violenza e criminalità: "A quando misure mirate?"

BELLINZONA - È in seguito all'aggressione di un 30enne a Muralto, in zona Stazione, che il deputato leghista Stefano Fraschina, interroga il consiglio di Stato.
"A prescindere dal fatto che i fatti di cronaca legati alla delinquenza ed alla criminalità d’importazione, alle nostre latitudini, sono ormai all’ordine del giorno - scrive Fraschina -, trovo inaccettabile ed inqualificabile il fatto di assistere silenti al susseguirsi di simili episodi senza batter ciglio o quasi. Per questi personaggi, che non perdono occasione per seminare il panico nel nostro Cantone, c’è una sola soluzione: la tolleranza – zero".
Fraschina sottolinea coma nel cantone si sia arrivati ad "aver timore a mettere il naso fuori dalla finestra, e questo non è più accettabile".
"Le strutture messe a disposizione per queste persone - spiega -, a scadenze regolari fanno discutere e fanno parlare di se solo ed unicamente per violenze, liti ed aggressioni… Il minimo che si possa pensare è dislocarle in luoghi decisamente più isolati a debita distanza dai Centri e dalle zone abitate. La popolazione si attende misure drastiche ed urgenti! Il tempo è scaduto. Compito della classe politica è trovare soluzioni immediate a tutela delle nostre famiglie e del nostro territorio, e di conseguenza punire in modo esemplare gli autori (nella stragrande maggioranza dei casi soggetti di nazionalità straniera) di simili episodi".
Sulla base di queste premesse il deputato leghista chiede al Consiglio di Stato se non ritenga auspicabile il dislocamento delle strutture adibite ai richiedenti l’asilo in zone più discoste e lontane dai centri abitati; se non sarebbe auspicabile sottolineare quanto regolarmente fatti del genere si verifichino alle nostre latitudini, chiedendo interventi mirati ed urgenti; e quali altre misure si intendono adottare per evitare il ripetersi di simili episodi.




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