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PLR: «Questo Preventivo non è un assegno in bianco. Il 2026 sia l’anno zero delle riforme»

Preventivo 2026: il PLR chiede al governo azioni concrete, meno burocrazia e autonomia per i Comuni.
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PLR: «Questo Preventivo non è un assegno in bianco. Il 2026 sia l’anno zero delle riforme»
Preventivo 2026: il PLR chiede al governo azioni concrete, meno burocrazia e autonomia per i Comuni.

BELLINZONA - Per il PLR il via libera al Preventivo 2026 non rappresenta un assegno in bianco al Consiglio di Stato. Al contrario, secondo il partito liberale radicale, si tratta della base tecnica e politica necessaria per avviare subito l’attuazione delle due iniziative cantonali sui premi di cassa malati e affrontare gli altri cambiamenti onerosi approvati dal popolo. Guardando oltre il preventivo, però, il PLR chiede ora al governo tempistiche chiare e un piano d’azione concreto per riforme strutturali.

In una presa di posizione, il partito prende le distanze dalle critiche di Lega e UDC, accusate di affidarsi a «rapporti declamatori» pur facendo parte del governo. In vista del messaggio governativo sull’introduzione delle iniziative votate lo scorso 28 settembre, il PLR si attende che i dipartimenti coinvolti presentino in modo trasparente anche le necessarie misure compensative.

Più in generale, il partito sollecita riforme «di peso, concrete e coraggiose», sottolineando come negli ultimi anni il Parlamento abbia già lanciato segnali chiari su diversi fronti. Tra questi figurano la revisione del sistema dei sussidi, che secondo il PLR non possono diventare permanenti, il contenimento dei costi della sanità, in crescita più rapida rispetto ai redditi, e una riforma dell’amministrazione cantonale, ritenuta migliorabile anche dal punto di vista della qualità del lavoro.

Secondo il PLR, questi stimoli non possono restare lettera morta. Il 2026 dovrebbe segnare l’avvio di pacchetti di riforma strutturali e non di singole micro-misure, anche alla luce degli oneri previsti dal 2027, stimati in centinaia di milioni di franchi.

Un capitolo centrale riguarda la sburocratizzazione, che il partito vorrebbe rendere uno dei pilastri del prossimo anno. Tra le richieste figurano un pacchetto cantonale di sgravio normativo, una revisione sistematica di regolamenti e procedure e una strategia di digitalizzazione più diffusa.

Infine, il PLR ribadisce il ruolo centrale dei Comuni. Se da un lato negli ultimi anni è stato chiesto loro un maggiore contributo finanziario in ambiti come sanità, sociale e trasporti, dall’altro — sostiene il partito — è necessario garantire maggiore autonomia decisionale e organizzativa. I Comuni, conclude il PLR, non devono essere considerati semplici esecutori del Cantone, ma attori politici a pieno titolo.

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