Sotto la lente degli inquirenti un ufficio di cambio di Agno che sarebbe stato rilevato dal presunto capo di un traffico di stupefacenti.
AGNO - Un cittadino italiano domiciliato nel varesotto, sua moglie e un altro cittadino italiano devono rispondere di riciclaggio di denaro e infrazione aggravata della legge sugli stupefacenti.
La notizia è riportata dalla RSI. Le indagini, scaturite dall’analisi di messaggi scambiati su una chat criptata, ha permesso di smantellare un traffico di stupefacenti importati in Svizzera e venduti poi sul nostro territorio.
Le inchieste antidroga, che di recente hanno portato in carcere, a vario titolo, una ventina di persone, hanno messo nel mirino un ufficio di cambio di Agno, utilizzato secondo gli inquirenti per riciclare i proventi provenienti dal traffico di droga. Per la precisione, i franchi sarebbero stati convertiti in euro per poi essere portati in Italia, dove l’imputato abitava.