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CANTONE«Non era mia intenzione uccidere né far del male a nessuno»

11.07.22 - 11:52
Parlano i due fratelli a processo per il violento pestaggio di un 18enne avvenuto lo scorso 4 dicembre.
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«Non era mia intenzione uccidere né far del male a nessuno»
Parlano i due fratelli a processo per il violento pestaggio di un 18enne avvenuto lo scorso 4 dicembre.
«La polizia non ci ha cercato, quindi l’abbiamo evitata», hanno raccontato entrambi.

LOCARNO - Violenza tra giovanissimi. Alcol. E filmati pubblicati sui social. È questo il mix che ha contraddistinto il selvaggio pestaggio di un 18enne, finito poi in ospedale, lo scorso 4 dicembre a Locarno. «La folla era agitata e incitava me a continuare a picchiarlo, ancora e ancora, Erano ubriachi e si vede che gli piaceva lo spettacolo», racconta uno dei due fratelli accusati di tentato omicidio intenzionale oggi a processo alle Assise criminali di Lugano.

«Ero alla Rotonda di Locarno, dove c’era una festicciola», racconta, descrivendo l’intera serata, il primo fratello. «Ho fatto un giro per salutare gli amici e ho visto uno di loro che litigava con una persona. A quel punto ho chiesto: “C’è qualche problema”? Questa persona ha iniziato ad alzare le mani e io gli ho dato uno schiaffo. L’ho tirato fuori dalla folla, ai bordi della Rotonda, tenendolo per il cappuccio. Volevo solo parlargli. Qualcuno ha iniziato a strattonarmi da dietro, ed era il 18enne poi rimasto ferito. È subentrato mio fratello che è andato verso il ragazzo, credo ci sia stato uno scontro tra loro. Poi mi sono fatto spazio nella folla e c’era il giovane sdraiato per terra. Il ragazzo mi aveva strattonato più volte, così l’ho scrollato per la giacca mentre era a terra, ma non l’ho picchiato. Io non ho visto niente perché si è formata una calca intorno a mio fratello e alla vittima». Il video del pestaggio è poi finito sui social, ma il giovane nega di aver ripreso la scena, pur ammettendo di aver filmato risse in altre occasioni. «Io sapevo che ogni weekend alla Rotonda ci si metteva le mani addosso tra gruppi. Allora io filmavo e l’ho preso come un divertimento, come un hobby. Questi video poi li mettevo su TikTok. La sera del 4 dicembre però ho avuto battibecchi e non l’ho fatto».

«Quella sera ero ubriaco, perché avevo bevuto del whisky», esordisce successivamente il secondo fratello. «Durante la perizia avevo detto di essere quasi sobrio, ma tengo a specificare che non era così». Il suo intervento, spiega, c’è stato quando ha visto che il fratello stava avendo una discussione. «Mi sono trovato davanti la vittima, che mi ha dato un pugno. Al che gli ho tirato tre pugni in faccia, uno mentre era ancora in piedi e due mentre si trovava a terra, perché era caduto. I pugni li ho tirati forte, sì, ma non c’è stato nessun calcio. Poi, mi sono fermato perché una ragazza mi ha allontanato. Il tutto è durato pochissimo, due minuti o tre». La polizia, racconta, è arrivata «ma nessuno mi ha cercato né interrogato, quindi l’ho evitata». E, riguardo ai numerosi altri colpi che il 18enne sostiene di aver ricevuto: «Io non posso sapere se qualcuno gli ha tirato dei calci, ma io assolutamente no. Non era mia intenzione uccidere né far del male a nessuno. Ho reagito d’istinto quando ho ricevuto il pugno perché ero ubriaco».

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