Il giovane italiano morto domenica sui monti sopra Mesocco aveva spesso con sé un telecamera con cui riprendeva le proprie evoluzioni per poi postarle sui social
MESOCCO - Quella che era iniziata come una bella gita in montagna tra padre e figlio si è trasformata in tragedia. F.S*, appena 16 anni, ha infatti perso la vita dopo essere precipitato in un burrone posto a oltre 2'000 metri di quota in zona Alp da Barna, sui monti sopra Mesocco.
Tragitto conosciuto - Un tragitto, quello da San Sisto a Madesimo, che padre e figlio conoscevano bene. Non era infatti la prima volta che con la loro motoslitta affrontavano le nevi grigionesi. Ma qualcosa quattro giorni fa è andato storto. Alle 16.00 il mezzo con a bordo il giovane e suo padre è precipitato nel vuoto per diverse centinaia di metri. Il 16enne è morto sul colpo. Mentre il 44enne ha riportato ferite medio-gravi. Attualmente - come riferito dal quotidiano italiano "Il Giorno" - è ricoverato in ospedale con varie fratture e oggi è stato nuovamente operato ai polsi.
La morte in diretta? - La vittima, che negli ultimi mesi ha spesso postato fotografie e video delle proprie evoluzioni con la motoslitta sui social, era solito portare una telecamera sul casco. I media online italiani ipotizzano quindi che l'adolescente abbia filmato anche l'incidente. E la sua morte. Nella giornata di oggi, intanto, è stata effettuata l'autopsia sul corpo del giovane, mentre i suoi funerali si svolgeranno nei prossimi giorni a Samolaco, il paese valtellinese dove abitava.
«Mi ricorda me» - Un borgo di neppure 3'000 anime scosso dalla tragedia. Come la scuola frequentata dal giovane dove si respira un clima di profonda tristezza. Un suo professore lo ricorda su Facebook: «La sua esuberanza e la sua voglia di vivere mi hanno sempre ricordato com'ero alla sua età».
* nome noto alla redazione