L'associazione, con unica sede ticinese a Giubiasco, prende le distanze dall'operato di LL Exit e Exit Svizzera Italiana: «Tra i nostri clienti solo svizzeri»
LUGANO – A distanza di quasi un mese dall'inchiesta aperta nei confronti di LL Exit e di alcuni suoi collaboratori, l'associazione per l'accompagnamento alla morte Exit Svizzera tedesca prende le distanze dai "colleghi" ticinesi.
«Ultimamente sono attive in Ticino e nel Moesano associazioni che hanno focalizzato la loro attività sull’accompagnamento al suicidio di persone straniere, cittadini e cittadine italiane in particolare - si legge in una nota stampa giunta in serata -. Il modo di operare di queste associazioni ha attirato l’attenzione mediatica e in alcuni casi ha portato a indagini da parte del ministero pubblico».
EXIT Svizzera tedesca, attiva in Ticino con uffici a Giubiasco, precisa di agire «in modo autonomo» e di non aver «nulla a che vedere con le altre associazioni attive in Ticino e nel Moesano».
Precisa inoltre che LL Exit e Exit Svizzera Italiana, eccezion fatta della similitudine nel nome, «non hanno nulla a che vedere con EXIT Svizzera Tedesca».
«Exit, associazione con oltre 100’000 iscritti e attiva in Svizzera da oltre trent’anni, assiste unicamente persone con cittadinanza Svizzera oppure persone straniere residenti in Svizzera - conclude -. Da quando EXIT è attiva in Ticino e nel Moesano, essa non è mai stata oggetto di indagini da parte del ministero pubblico».