Permessi falsi, il 25enne condannato in Kosovo per lo stesso reato
Oggi si decide sulle richieste di carcere preventivo che vanno dalle 8 alle 12 settimane
LUGANO - I precedenti penali in Kosovo del 25enne titolare di un’impresa di costruzione di Bellinzona, arrestato martedì con l’accusa di corruzione e tratta di essere umani, sono gli stessi per i quali è finito in manette in Ticino.
Come riporta la Rsi l'uomo era stato posto agli arresti domiciliari nel suo paese d'origine per due permessi svizzeri falsi stampati su carte di sicurezza rubate. Dopo i 6 mesi agli arresti, tornato in Ticino, ha subito la stessa sorte per corruzione e tratta di esseri umani.
Ora resta da attendere la decisione del giudice dei provvedimenti coercitivi sulle istanze di carcerazione per le sei persone arrestate negli ultimi due giorni.
Per il funzionario 28enne dell’Ufficio della migrazione, il fratello del presunto corruttore e la ex collega, sono state chieste 8 settimane di carcere preventivo. Per il 25enne sono state chieste invece 12 settimane.




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