Incendio al WTC: "Ero sconvolto, pensavo al peggio"

Il presidente della struttura di Agno conferma l'ipotesi del dolo e tira un sospiro di sollievo: "È andato distrutto solo il bar e tre uffici ai piani superiori. Tre su trentasei"
Il presidente della struttura di Agno conferma l'ipotesi del dolo e tira un sospiro di sollievo: "È andato distrutto solo il bar e tre uffici ai piani superiori. Tre su trentasei"
AGNO - Sono desolanti le immagini che ritraggono ciò che resta del World Trade Center dopo l'incendio divampato nella notte tra mercoledì e giovedì. Incendio i cui contorni portano sempre più a pensare al dolo, come ci conferma Renato Dellea: "24 ore prima pare che qualcuno abbia rotto un vetro, sia entrato e abbia sparso del materiale infiammabile nel bar. In quel caso era già intervenuta la polizia scientifica - spiega il presidente del WTC -. Al momemento sono in corso indagini e non forniscono dettagli su quanto accaduto, ma ciò che è noto è che la notte successiva l'incendio è scoppiato. E ha distrutto tutto".
Anche in questo caso pompieri e scientifica hanno fatto il loro lavoro e al momento le bocche restano cucite. Fortunatamente i danni, come ci spiega Dellea, non sono poi così ingenti come da principio si era stimato: "Inizialmente ero sconvolto. Pensavo al disastro. Ma è andato distrutto solo il bar e tre uffici ai piani superiori. Tre su trentasei. Tutto sommato poteva andare peggio".
Alla domanda su eventuali sospetti il presidente del WTC preferisce non esporsi: "Tante idee mi frullano in testa, meglio che le dica di no. Anche perché problemi particolari non ne ho mai avuti. Ad ogni modo, in entrambi i casi, tutto è partito dal bar. Credo che se sia da rintracciare un problema è da lì che bisogna partire a cercare".
I danni? "Saranno da valutare - conclude Dellea che pensa già a misure per evitare che un caso come quello appena accaduto possa verificarsi nuovamente -. Purtroppo non avevamo delle telecamere di sicurezza, ma, dovesse essere confermato il dolo, lavoreremo per non farci trovare più impreparati".









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