Chirurgo dell'EOC licenziato: «Necessario un audit esterno indipendente»


Interrogazione dei Verdi
Interrogazione dei Verdi
LUGANO - I verdi del Ticino si dichiarano «allibiti da ciò che è emerso attorno al Servizio di chirurgia alla mano dell’ospedale regionale di Lugano e al licenziamento del suo caposervizio. Da qui, la decisione di mettere a punto un'interrogazione sul tema, firmata da Marco Noi e da Matteo Buzzi, Giulia Petralli, Nara Valsangiacomo e Samantha Bourgoin.
Il gruppo domanda all'esecutivo se «dopo aver sentito EOC per raccogliere informazioni dallo stesso ha sentito anche l’altra parte in causa, ovvero il medico licenziato, per mantenere l’equidistanza come autorità di vigilanza su tutte le componenti dell’Ente indipendente (Direzioni e dipendente licenziato)». Inoltre, chiede «come pensa di poter esercitare la vigilanza sull’operato di EOC, quando lui stesso è membro del CdA dell’EOC e dunque nello stesso tempo è controllore e controllato». Inoltre: «Il Consiglio di Stato non ha sentito, in particolare con il suo membro direttore del DSS, di essere in una sorta di conflitto di interesse nel prendere posizione sui fatti oggetto dell’interrogazione Pronzini/Sergi?».
E ancora: «Non ritiene il Consiglio di Stato che la valutazione sulle segnalazioni del medico inerenti al reparto ortopedia dell’ORL non possa e non debba essere svolta dalla Direzione dell’ospedale stesso, ma debba essere condotta da un auditor esterno e indipendente? Cosa intende fare il Consiglio di Stato a questo proposito?». Non è «forse il caso che un auspicato audit esterno e indipendente venga seguito da organi del Gran consiglio per garantire una vigilanza più neutra di quella che può garantire il Consiglio di Stato?». Infine, si domanda al Consiglio di Stato se «per evitare pasticci come questi, la Legge sull’EOC vada modificata in particolare sulla rappresentanza governativa nel CdA di EOC».