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Fatture non pagate al LAC, ma l’evento "luxury" va a Monte Carlo con il logo della Città

La replica del Municipo: «Non ne sapevamo nulla. Il prossimo passo? Invieremo il precetto esecutivo».
Luxury Lugano (archivio)
Fatture non pagate al LAC, ma l’evento "luxury" va a Monte Carlo con il logo della Città
La replica del Municipo: «Non ne sapevamo nulla. Il prossimo passo? Invieremo il precetto esecutivo».

LUGANO - I simboli della Città di Lugano e del LAC appaiono in bella vista a pagina 19 sotto la scritta oro “Partners”. La brochure sponsorizza e presenta “Luxury Monte Carlo”, l’evento di alta gioielleria organizzato da The Unique Show e previsto da mercoledì 18 giugno fino domani nella città del Principato.

Le fatture non pagate - La manifestazione è bene ricordarlo, è itinerante ed è arrivata il 22 novembre dello scorso anno al LAC. È finita però al centro delle cronache anche per via delle fatture non saldate per oltre 30’000 franchi, di cui 2’500 destinate alle cinque studentesse impiegate per l'occasione come giovani hostess. L’organizzatrice, cittadina italiana e residente nel Varesino, aveva preso tempo, arrecando «motivazioni di natura familiare». Poi, ha fatto perdere le proprie tracce, rendendosi irreperibile.

«Non ne sapevamo nulla» - Come si spiegano, quindi, i loghi della Città e del LAC fra gli “amici” della manifestazione? L’arcano è chiarito dal servizio Comunicazione e innovazione digitale di Lugano: «Non eravamo a conoscenza di essere stati inseriti fra i partner della società». Una decisione, quindi, assunta dagli organizzatori dell’evento e presa all’insaputa del Municipio e del centro culturale.

«Prossimo passo: invio precetto esecutivo» - La situazione debitoria non si è sbloccata (la risposta del Comune è aggiornata al 3 giugno): «Le fatture risultano ancora non saldate» e l’organizzatrice «risulta ancora irreperibile». Al momento, «siamo al terzo sollecito inviato senza risposta. Il prossimo passo è l’invio del precetto esecutivo».

L’interrogazione - Sull’evento luganese, i consiglieri leghisti Gian Maria Bianchetti, Mauro Gaggini, Lucia Minotti e Christian Tresoldi avevano chiesto diverse delucidazioni al Municipio, accusando gli organizzatori di «aver salpato velocemente le ancore, lasciando insolute le fatture emesse». Il titolo scelto per l’atto era emblematico: “Evento truffaldino evitabile al LAC?”

«LAC? Nessuna responsabilità» - Secondo il Municipio, il LAC non si può ritenere «corresponsabile di eventuali danni nei confronti di terzi in quanto è coinvolto unicamente come fornitore di spazi, né può essere imputata alcuna responsabilità per accordi privati tra organizzatori e terze parti».

La procedura - Di solito, la procedura prevede che, «in caso di aziende con sede legale all’estero e senza referenti autorevoli sul territorio», venga richiesta «una caparra al momento della firma del contratto».

«Nessun pagamento anticipato» - Nel caso specifico, «nell’edizione precedente tenutasi presso il Casinò di Lugano, l’evento godeva del patrocinio della città e si era concluso con il regolare pagamento della fattura, con soddisfazione di entrambe le parti». L’evento è stato «ampiamente pubblicizzato sui media e sui social network come un appuntamento di prestigio alla sua quinta edizione. Considerati «questi elementi, non si è ritenuto necessario chiedere un acconto o il pagamento anticipato».

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