Ragazzi svogliati, impreparati e infine demoralizzati. Preoccupano i risultati del nuovo sondaggio condotto dai Giovani Anticapitalisti.
BELLINZONA - Lo studio "matto e disperato" di leopardiana memoria sembra un retaggio del passato. Tra i ragazzi di oggi, secondo l'ultimo sondaggio condotto da alcuni giovani vicini all'Mps, i Giovani Anticapitalisti (GA), pare rimasta perlopiù la disperazione. Dovuta, in parte, alle difficoltà riscontrate nello studio, agli scarsi risultati, e allo stress e la frustrazione che ne deriverebbero.
Già nei primi mesi del 2022, i GA avevano condotto un sondaggio al Liceo di Bellinzona sul tema delle lezioni private, usate un po' come tampone ai problemi sopra citati. Ne era emerso che il 30% degli studenti vi faceva ricorso almeno una volta a settimana. Da quel sondaggio era scaturita una mozione presentata dai deputati dell’MPS e anche il Consiglio di Stato, nel suo rapporto, riconosceva che «il ricorso diffuso a forme di insegnamento private e individuali rappresenta un rischio per il sistema scolastico cantonale, accentuando le diseguaglianze e intaccando il principio dell’equità che fonda la scuola pubblica ticinese». Parlamento e Governo, tuttavia, avevano respinto le proposte della mozione (assegnazione di ore supplementari per le attività di recupero e organizzazione di attività di sostegno gratuite), ritenendo adeguata l'offerta esistente.
Il nuovo sondaggio - Quel sondaggio è stato riproposto a inizio 2025, con risultati (presentati oggi a Bellinzona) non differenti da quelli del passato.
Dalle difficoltà alla frustrazione - Alle lezioni private si ricorre per due motivi principali: le difficoltà incontrate negli studi e, in particolare, il mancato raggiungimento di risultati positivi (sufficienti) in alcune materie.
Le conseguenze di questa situazione? Dal sondaggio emergono sentimenti di inadeguatezza, di frustrazione, di abbandono. Una condizione che spesso ha conseguenze anche di tipo psicologico. Ed ecco che c'è chi abbandona (o letteralmente o quantomeno moralmente, smettendo di tentare); chi ricorre a medicamenti; chi - appunto - si fa aiutare con lezioni private.
Un sistema «molto selettivo» - Secondo l'analisi dei GA, un fattore da osservare è il tasso di promozione nelle scuole medie superiori. Ciò che emerge dai dati rilevati è un sistema scolastico «molto selettivo», con un risultato di «almeno il 50% di studenti che iniziano un percorso di studio nelle medie superiori senza arrivare ad ottenere la maturità».
«Un circolo vizioso che porta all'abbandono» - Anche a questa selezione vengono attribuiti i disagi psicologici o i problemi di salute mentale che, a loro volta, andrebbero poi ad acuire le difficoltà scolastiche. «Un circolo vizioso, in cui risultati insoddisfacenti e malessere psichico si rafforzano a vicenda, sfociando spesso nell’insuccesso o addirittura nell’abbandono degli studi».
Le Scuole medie non preparano allo step successivo? - Alla base dei frequenti insuccessi scolastici i Giovani Anticapitalisti riscontrano, in primo luogo, le richieste «spesso eccessive» dei programmi didattici, affiancate da «un’insufficiente preparazione fornita dalle Scuole medie».
Non viene trascurata la responsabilità degli stessi studenti, specie per la «limitata applicazione allo studio». Ma tale problema viene identificato come conseguenza delle «lacune nel metodo di studio», «riconducibili proprio all’orientamento e al supporto didattico offerti dalle Scuole medie».
Insomma, l'insuccesso dei giovani nel percorso di studi superiore sarebbe dovuto a un inadeguato livello di preparazione, «in particolare nelle materie scientifiche, soprattutto la matematica, ma anche nelle lingue». Tutto ciò, in sostanza, renderebbe «estremamente difficile il “passaggio” al nuovo ordine scolastico».
Attività di recupero ridotte all'osso - I Giovani Anticapitalisti fanno pure notare come, negli anni più recenti, la disponibilità di ore per le attività di recupero siano andate sempre più riducendosi.
Tutti questi dati, insomma, sollevano interrogativi sul funzionamento del sistema educativo: «Se la selezione è concepita come un metodo per garantire qualità e meritocrazia, il prezzo psicologico pagato dagli studenti rischia di essere troppo alto».
Le richieste - Per questo i Giovani Anticapitalisti chiedono un «pacchetto supplementare di ore per le lezioni private» e «l’organizzazione sistematica di attività di recupero pubbliche e gratuite nelle settimane precedenti l’inizio dell’anno scolastico».
Andando più a fondo sul tema della selezione nelle scuole medie superiori, i Giovani Anticapitalisti invitano a «realizzare uno studio che analizzi la selezione alle medie superiori e i sui rapporti con il ricorso alle lezioni private», oltre alla costituzione di «un gruppo di lavoro tra docenti, esperti di materia, studenti che analizzi le difficoltà e le ragioni di tali difficoltà nel passaggio dalle medie alle medie superiori».
Il campione del sondaggio 2025
Al questionario promosso diffuso all’interno della Scuola di commercio hanno partecipato all’incirca 250 studentesse/i (su una popolazione totale di 800 circa). Per quanto riguarda il liceo di Bellinzona hanno risposto 220 persone su un totale di circa 800 studenti e studentesse. Il 30% del campione è composto da ragazzi, mentre il 70% da ragazze.