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Valmaggia, il PLR: «Investire massicciamente nella prevenzione»

«Nel nostro Paese le regioni di montagna devono avere pari dignità ed essere trattate allo stesso modo rispetto alle regioni urbane»
Foto TiPress
Fonte PLR
Valmaggia, il PLR: «Investire massicciamente nella prevenzione»
«Nel nostro Paese le regioni di montagna devono avere pari dignità ed essere trattate allo stesso modo rispetto alle regioni urbane»

CAMORINO - «Il PLR si distanzia anche dalle conclusioni affrettate di alcuni commentatori, secondo i quali alcune regioni di montagna hanno ormai il destino segnato e occorre accettare il loro abbandono. Nel nostro Paese le regioni di montagna devono avere pari dignità ed essere trattate allo stesso modo rispetto alle regioni urbane: anche al loro ruolo complementare, nonché al grande patrimonio naturalistico, culturale, storico, socioeconomico, turistico e antropologico».

Così un passaggio della nota del partito che «esprime nuovamente la propria solidale vicinanza agli abitanti e alle autorità delle zone alluvionate – in particolare all’Alta Vallemaggia (ma il pensiero è evidentemente rivolto anche alla Mesolcina) – e ringrazia di cuore tutti gli enti di pronto intervento, ancora impegnati nel doloroso lavoro di ricerca dei dispersi e nel garantire alla popolazione l’accesso ai servizi di base».

Passata l’emergenza – peraltro ancora in corso – «bisogna reagire e guardare avanti, al difficile lavoro di ricostruzione, certo, ma anche alla pianificazione di quello che sarà il futuro delle zone alluvionate e non solo. Perché se da questa tragedia vogliamo ripartire, è il momento di agire, coinvolgendo in primo luogo gli attori locali».

Per i Liberi radicali è evidente che «i piccoli Comuni delle nostre Valli non possono affrontare da soli i costi derivanti da questi eventi catastrofici. È quindi necessaria una nuova strategia di collaborazione e protezione della popolazione, con l’impiego di forze militari e mezzi tecnici per gestire le emergenze, soprattutto nell’arco alpino, nonché gli enormi sforzi di ricostruzione e premunizione».

E insiste già sin d’ora su alcuni fattori chiave, come «proseguire e confermare la rapida erogazione degli aiuti in modo mirato e non burocratico da parte di Cantone e Confederazione e promuovere l’apertura di un canale privilegiato per eventuali crediti ricostruzione (come l’iniziativa di BancaStato) per privati e aziende (aiuti mirati per rilancio e ripresa delle attività)».

Il partito propone anche di «impostare una rapida delibera tecnica (permessi e autorizzazioni) per i lavori di sgombero e ricostruzione e dare la priorità alla ricostruzione, alle opere di protezione e all’estrazione di inerti dai greti dei fiumi a titolo preventivo, rispetto agli ostacoli ricorsuali delle associazioni ambientaliste, anche a tutela dei collegamenti Nord-Sud».

Fra le altre cose che dovranno essere prioritarie, ci sono anche degli investimenti massicci «nella prevenzione, privilegiando le opere di cura del territorio» e «investire al più presto su tecnologie come il sistema d’allarme per la popolazione “Cell Broadcast”, come chiesto dalla Mozione Riniker».

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