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CHIASSOPiscine: luce verde ai lavori

20.12.22 - 12:02
Accolta dal Consiglio comunale la richiesta del Municipio: saranno investiti quasi 600mila franchi. Sì anche al nuovo ufficio tecnico
TiPress
Piscine: luce verde ai lavori
Accolta dal Consiglio comunale la richiesta del Municipio: saranno investiti quasi 600mila franchi. Sì anche al nuovo ufficio tecnico

CHIASSO - Sia il messaggio sia la clausola d’urgenza sono state approvate. Ieri sera, il Consiglio Comunale di Chiasso non ha obiettato sulla richiesta, presentata dal Municipio, di risanamento delle piscine comunali. L’obiettivo: aprire per giugno 2023.
I soldi necessari sono 582’000 franchi, di cui 170’000 stanziati, sulla carta, dal Cantone: i lavori dovrebbero cominciare a gennaio e terminare a marzo. Si tratta, come illustrato durante la seduta, di «lavori pesanti».
Il presidente del Consiglio comunale Giorgio Fonio ha ricordato che «i tempi sono strettissimi, per questo è stata decisa la clausola d’urgenza». Durante la discussione, i consiglieri sottolineato l’importanza della manutenzione delle strutture sportive, invitando il Municipio a mettere in atto controlli più regolari.

Alla fine della stagione estiva 2022, la chiusura delle piscine era stata anticipata di due settimane rispetto alla tabella di marcia usuale perché «erano emerse delle anomalie nei parametri delle regolari analisi chimiche sull’acqua prelevata dai due pozzi di captazione di Vacallo, situati sul sedime dell’impianto delle piscine comunali di Chiasso (presenza di cloro e relativi sottoprodotti di clorazione)».

Il Pozzo Vecchio, aveva fatto sapere l'amministrazione del Comune, «era stato immediatamente e precauzionalmente convertito a pozzo-scudo, di modo che presso il Pozzo Nuovo la qualità delle acque è sempre rientrata nei limiti imposti dalle normative legali. L’acqua distribuita a Vacallo è quindi sempre rimasta potabile, come attestato dal costante e frequente monitoraggio sotto la coordinazione del laboratorio interno di AGE SA, con avviso al laboratorio cantonale».

L’esecutivo aveva deciso di commissionare a uno studio specialistico una perizia sullo stato generale dell’impianto, atta a individuare le cause del fenomeno. «Da questi accertamenti è emersa la necessità di procedere a interventi di risanamento, in particolare in corrispondenza dell’impianto interrato di filtrazione dell’acqua, costituito a sua volta da bacini e condotte».

Nella seduta ieri è stata decisa (e discussa a lungo) la demolizione dell'attuale sede dell'ufficio tecnico comunale (in via Cattaneo). Al suo posto, sarà edificato un nuovo edificio. L'operazione prevede un investimento di 5milioni e 245mila franchi.

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