
Unia Ticino ha oggi organizzato un presidio in Via Ghiringhelli, nel luogo della tragedia del 9 novembre
BELLINZONA - Quest'oggi verso mezzogiorno ha avuto luogo un presidio, organizzato dal sindacato Unia Ticino, in Via Ghiringhelli a Bellinzona, ovvero di fronte al cantiere in cui lo scorso 9 novembre c'è stato un gravissimo incidente che è costato la vita a un 44enne.
Issando uno striscione con un messaggio chiaro: «Basta morti sul lavoro», i presenti hanno sottolineato l'importanza di agire per una maggiore sicurezza sui cantieri e per ridurre il rischio di incidenti.
«In materia di sicurezza sui cantieri serve una reale e concreta presa di responsabilità da parte di tutti gli attori protagonisti del settore edile», ha detto Dario Cadenazzi, responsabile settore edilizia Unia Ticino e Moesa. «Imprese in primis, ma anche progettisti, committenti e organi di controllo».
È questo il messaggio che il sindacato Unia Ticino vuole lanciare in occasione del presidio contro gli incidenti sui cantieri: «La sicurezza e la salute dei lavoratori devono essere considerate una priorità assoluta da parte di tutti gli attori coinvolti. In particolare investendo in prevenzione, formazione e controlli».
Personalmente lavoro da 40 anni sui cantieri, ne vedo di tutti i colori, non bisogna dare sempre colpa ai datori di lavoro, il responsabile del proprio lavoro e della propria salute è sempre l'operaio... Ho visto e vedo posatori in montaggio sui cantieri senza casco ne sicurezze, ho visto persone su cantieri sui trabattelli posati sempre da loro alla C....o..... Sono un' artigiano professionista ma vedo di quelle cose che fanno paura, se dici qualcosa di come fanno a lavorare così ti fanno correre, e allora gente... come detto tanti infortuni o tante persone morte sui cantieri se la cercano loro quali irresponsabili.... e qui termino.... Pensateci.....
Ben detto. In passato ho lavorato anch'io sui cantieri e li per li non si pensa a ciò che si fa.
Mi spiace ma anch'io ho girato spesso nei cantieri. Se c'è un impresa e un capo cantiere serio, quanto da te descritto non succede. In primis perché prima vanno a prendere l'impresa e poi il capo cantiere, che è colui che ha la responsabilità di guardare, verificare e fare rispettare le normative di sicurezza. Ha la facoltà di sbatterti fuori dal cantiere se non si rispettano.
Tanto rispetto per queste persone, che si alzano alla mattina presto, che lavorano spesso in condizioni al limite. E molti di loro vengono ancora chiamati frontalieri, coloro che bloccano le strade e non persone che vengono a lavorare in modo onesto e a volte non ritornano più a casa loro, dalle proprie mogli e figli. Tanto rispetto e silenzio.
…è già così breve, che se te la buttano via così…. 🙄