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CONFINE / STABIOIl killer di Stabio aveva incaricato la vittima di mediare con la sua ex

28.07.22 - 19:30
Il 51enne avrebbe ucciso per vendicarsi del "tradimento" del 46enne, suo amico di vecchia data.
Ti-Press (Davide Agosta)
Il killer di Stabio aveva incaricato la vittima di mediare con la sua ex
Il 51enne avrebbe ucciso per vendicarsi del "tradimento" del 46enne, suo amico di vecchia data.
Il fratello della ex compagna: «La minacciava da giorni. Una denuncia? Mia sorella credeva che lo avrebbe fatto infuriare di più».

STABIO - Il killer di Stabio avrebbe ucciso per vendicarsi di quello che lui considerava a tutti gli effetti un tradimento. La vittima freddata davanti a decine di testimoni a Cantello, nonché nuovo compagno della sua ex fiamma, era infatti un suo amico di lunga data. Per questo il 51enne operaio lo aveva incaricato di fare opera di mediazione con la donna per convincerla a ritornare da lui. Solo che le cose non sono andate proprio come aveva sperato.

Relazione clandestina - Perché l'amico e la ex compagna - scampata per miracolo alla morte - nel frattempo avevano iniziato una relazione. Una volta appresa questa verità e accecato dalla gelosia - precisa il Corriere della Sera - il 51enne ha deciso di vendicarsi.

Prima facendo fuori l'amico ormai diventato rivale a Cantello e poi recandosi a Stabio per uccidere la ex fidanzata. Un piano criminoso che però non è totalmente riuscito. La donna, infatti, è riuscita a sopravvivere. Il killer, da parte sua, aveva già rivolto la propria pistola semi-automatica, per cui deteneva un regolare porto d'armi e con la quale sembra si allenasse da giorni, contro sé stesso, sparandosi alla nuca.

Il precedente - La tragedia avvenuta a Stabio non è però stata un fulmine a ciel sereno. Da tempo, infatti, il 51enne minacciava la ex. Due giorni prima del fatto di sangue l'uomo si era addirittura presentato davanti al palazzo dove lei abitava, tentando in tutti i modi di entrare.

Un comportamento che però la donna non si è sentita di segnalare alle autorità. «Credeva che una denuncia - ha spiegato il fratello in un'intervista concessa al quotidiano italiano - lo avrebbe fatto solo infuriare. E credeva che al contrario, calmandolo a parole, tentando di placarlo, indurlo alla ragione, si sarebbe fermato». Ma così, purtroppo, non è stato.

 

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