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VERZASCALa critica: tamponi ai bambini senza una "base legale"

27.07.22 - 06:30
Colonia residenziale OCST di Sonogno: la scelta di testare i ragazzini fa storcere il naso ad alcuni genitori.
Depositphotos
La critica: tamponi ai bambini senza una "base legale"
Colonia residenziale OCST di Sonogno: la scelta di testare i ragazzini fa storcere il naso ad alcuni genitori.
Polemica (solo) su Telegram: non ci sarebbero direttive da parte delle autorità. Nadia Negrinotti, responsabile amministrativa del campo vacanze: «Abbiamo delle responsabilità».

SONOGNO - Tamponi anti Covid per i ragazzini prima di accedere al campo estivo. Accade a Sonogno, in Verzasca, dove si svolge la colonia residenziale dell'Associazione Centri OCST per l’Infanzia. Più di un genitore avrebbe storto il naso. Appellandosi al fatto che le autorità non avrebbero emesso alcun obbligo di test per questo genere di attività. 

«Prevenzione» – Su Telegram la bufera impazza da giorni. Con mamme e papà che si dicono indignati. Ma le rivendicazioni sembrano limitarsi al servizio di messaggistica istantanea. E ad alcune segnalazioni giunte, appunto, a Tio/20Minuti. Nadia Negrinotti, responsabile amministrativa della colonia in questione, sostiene di non avere ricevuto alcuna lamentela diretta. «Il primo turno della colonia si è svolto senza tamponi – dice –. Poi, vista la situazione sanitaria in evoluzione continua, abbiamo pensato di prevenire, introducendo questa misura». 

Base legale – Stando a chi contesta, il problema starebbe nel fatto che non ci sarebbe una base legale per eseguire i tamponi. Aletheia, associazione svizzero tedesca molto critica sulla gestione dell'emergenza Covid, sarebbe addirittura intenzionata a scrivere all'OCST e a denunciare pubblicamente quella che viene ritenuta una procedura scorretta. Tutto, anche in questo caso, resta confinato a Telegram. 

La scelta – Negrinotti spiega l'origine della decisione presa. «Nel corso del primo turno della colonia abbiamo avuto alcuni casi di Covid. La decisione di eseguire un tampone all’entrata per il secondo turno è stata presa con l’intento di rassicurare le famiglie. Tra un turno e l’altro la colonia è stata sanificata e anche i nuovi collaboratori testati. La decisione di fare i tamponi all’entrata è stata sottoposta all’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani, che l'ha poi approvata». 

Nessun contrario, in teoria – Se un bambino viene trovato positivo, può restare in colonia in isolamento oppure rientrare a domicilio. «Cinque giorni prima dell'inizio del secondo turno, abbiamo informato le famiglie in merito alla nostra intenzione. Nessuno si è mostrato contrario al tampone». Sarà. Ma la realtà indica che qualcuno non l'ha presa così alla leggera. «Fa un po' strano. Prendiamo delle misure per la salute della gente e non va bene? Abbiamo delle responsabilità. Chi non era d'accordo, avrebbe potuto dirlo tranquillamente».    
 

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