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LUGANOItaliani più multati a Lugano: e c'è chi non paga

18.12.21 - 12:17
Automobilisti stranieri sanzionati per oltre 3 milioni di franchi all'anno. Il Municipio: «Pochi sfuggono ancora»
tipress
Italiani più multati a Lugano: e c'è chi non paga
Automobilisti stranieri sanzionati per oltre 3 milioni di franchi all'anno. Il Municipio: «Pochi sfuggono ancora»

LUGANO - C'è chi crede di farla franca. Ma prima o poi la multa arriva, ancor più salata. Gli automobilisti stranieri a Lugano non sempre rispettano le regole, e annualmente fanno incassare oltre 3 milioni di franchi alla Città. 

È quanto si legge nella risposta fornita dal Municipio a un'interrogazione del consigliere comunale Urs Lüchinger (Plr). I più multati sono gli italiani, seguiti da tedeschi e francesi. Questi ultimi - ancorché una minoranza - sono quelli che meno volentieri pagano le sanzioni: oltre uno su dieci (10.3 per cento) non salda il conto dopo aver ricevuto il verbale. La quota cala al 6.6 per cento per gli automobilisti provenienti dalla Germania, al 4.8 per cento dall'Italia.   

Il totale delle multe ad automobilisti stranieri, si legge nella risposta, è calato di circa il 14 per cento durante la pandemia. Nel 2020 la Polizia comunale ha incassato poco più di 3 milioni di franchi. Nel 2019 l'ammontare sfiorava i 4 milioni (3 930 007 franchi) mentre l'anno prima era di 3,5 milioni. 

Le multe non pagate sono una quota molto piccola. Tuttavia, negli ultimi tre anni sono aumentate, in proporzione, passando dallo 0.4 per cento nel 2018 (12 830 franchi) all'1.4 per cento nel 2020 (37 140 franchi). 

Per quanto riguarda le difficoltà nel recuperare il dovuto una volta che gli automobilisti sono tornati all'estero, il Municipio assicura che sono diminuite rispetto al passato. Per quanto riguarda le auto italiane (che da sole hanno commesso 8 170 infrazioni nel 2020) la Divisione Polizia «ha stipulato un accordo con l'Automobile Club Italiano al fine di avere un accesso diretto alla loro banca dati». Nel complesso, il Municipio ritiene che «le procedure in essere permettano di raggiungere un soddisfacente grado d'incasso». Per i «pochi casi» che ancora oggi sfuggono, conclude l'esecutivo, si valuteranno «eventuali ulteriori aggiornamenti in collaborazione con la Divisione affari giuridici». 

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