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CANTONEGaleazzi non è no Vax

19.07.21 - 12:46
Una frase su Twitter ha fatto pensare il contrario, creando scompiglio. Ma il deputato mette le mani avanti
tipress
Galeazzi non è no Vax
Una frase su Twitter ha fatto pensare il contrario, creando scompiglio. Ma il deputato mette le mani avanti
Scetticismo, complottismo, la tosse da sigaro e la paura del lockdown. In un'intervista il granconsigliere cerca di fare chiarezza nella confusione (sua, dell'Udc, di un po' tutti) e azzarda un pronostico: «A settembre nuove chiusure»

LUGANO - La "prima dose" di opinioni Tiziano Galeazzi l'ha affidata ai social, ieri, in una serie di cinguettii e contro-cinguettii innescata da un tweet di Reto Ceschi. «Sei sicuro che il vaccino faccia effetto?» ha chiesto il deputato Udc al direttore dell'informazione Rsi.

«La mettiamo sulla lista dei candidati No Vax?» ha chiesto un altro utente (l'account satirico "il Ticinese Imbruttito"). Risposta: «Mi metta dove vuole lei... di certo non tra i pecoroni che non vogliono aprire gli occhi». 

La "seconda dose" il granconsigliere la somministra al telefono, chiarendo a tio.ch/20minuti la propria posizione. «Non sono contro i vaccini» assicura. «Ho già fatto la prima iniezione». Ma sullo scetticismo non fa dietrofront.

Galeazzi, su Twitter si è attirato un bel po' di critiche. 
«Pazienza. Non ho paura del confronto. Ma ho visto che Ceschi non ha risposto». 

Fa coming-out no Vax, quindi? 
«Non direi. Mi sono vaccinato, ho già fatto la prima dose e farò ad agosto la seconda. Questo non toglie che sono scettico sull'efficacia dei vaccini, lo sono stato fin dall'inizio e i fatti mi stanno dando ragione». 

Non crede all'efficacia dei vaccini. Allora perché si è vaccinato?
«Voglio fare la prova. Voglio vedere se quest'autunno mi ammalerò, oppure no. In realtà l'ho fatto soprattutto perché per lavoro devo recarmi all'estero (tossisce, ndr.). Mi ci hanno tirato per la coda, diciamo»

Che brutta tosse. 
«Quella è per colpa dei sigari. Dicevo: semplicemente, non ce la raccontano giusta. Secondo me c'è qualcosa che non va».

Ad esempio?
«Non mi convinceranno mai del fatto che questo virus ha un'origine naturale. Non ci credo. È stato creato in laboratorio, e ne è uscito per errore o deliberatamente, ma la Cina o chi ne è al corrente non vuole ammetterlo». 

Non ci sono prove di questo.
«Non ci saranno mai. Figurarsi. Come non ci diranno mai quanti soldi stanno guadagnando le multinazionali, guarda a caso tutte americane, con questa vaccinazione di massa. Cifre stratosferiche». 

Qui si rischia di sfociare nel complottismo. 
«Non arrivo a tanto. Non pretendo certo che ci regalino i vaccini. Dico che ci hanno fatto una testa come un melone per vaccinarci, e ora i contagi continuano comunque a crescere. A settembre o ottobre ci toccherà tornare a chiudere di nuovo parzialmente diverse attività».

L'Udc in autunno ha criticato molto il governo per il lockdown. Ora lo critica per i vaccini. Ma senza la campagna vaccinale, saremmo punto a capo. Avete le idee un po' confuse?
«L'Udc non è contraria ai vaccini. Abbiamo raccomandato la vaccinazione, ora però è sotto gli occhi di tutti il fatto che i risultati sono deludenti, non c'è una copertura al cento per cento ma anche perché sono vaccini sperimentali. Si prospettano quattro o cinque anni di aperture e chiusure, e dovremo scegliere cosa fare anche in vista di altre varianti. Il virus come essere vivente tende a sopravvivere e noi dovremo rincorrerlo ogni volta.

E cosa si dovrebbe fare, secondo lei?
«Una volta protette le fasce deboli e a rischio, lasciare che il virus circoli e raggiungere l'immunità di gregge perché se no non ne usciremo più. Questo è stato anche suggerito da diversi virologi qua e là sul pianeta.». 

Per le autorità sanitarie, Oms in primis, i rischi sono ancora troppo alti. 
«Diciamo che le multinazionali non ci guadagnerebbero più di quel tanto. L'ho detto e lo ripeto: questa emergenza è pilotata a livello sovra-nazionale». 

Quindi, in sintesi, il suo pensiero è...
«Che tutto questo non sta avvenendo per caso»

E comunque lei si vaccina. 
«Il 3 di agosto»

E il Primo?
«Festeggio. Come tutti gli anni. Ma niente baci e abbracci». 

Ricordi la mascherina.  
«Assolutamente. A proposito, sto entrando ora in un negozio a comprare i sigari. Tutti a volto scoperto. La gente non ne può più, è stufa, credetemi». 

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