Massimo Suter: «Le nostre attività, i nostri clienti e i nostri collaboratori non vogliono vederci gettare la spugna!»
LUGANO - È passato un anno. Era il 14 marzo quando la pandemia di Covid-19 ha imposto la prima chiusura di bar e ristoranti, per limitare i contagi. Una data che Massimo Suter, presidente di GastroTicino e vicepresidente di GastroSuisse, non poteva che ricordare. Un'occasione per "mettere i puntini sulle i" ancora una volta, qualora quanto detto finora non fosse sufficiente. «Siamo davanti a un abisso in apparenza senza fine», scrive.
Da allora la pandemia ha portato a riaperture e chiusure in diverse attività, ristorazione compresa. «Quella che doveva essere un’eccezione, una transitiva ingerenza statale nelle nostre attività, a distanza di un anno fa sì che non si vedano, non solo la luce, ma nemmeno le pareti del famoso tunnel», sbotta però Suter.
E l'ultima delle dichiarazioni del Consiglio federale - che ha messo in consultazione la possibilità, qualora la situazione epidemiologica lo permettesse, di riaprire il 22 marzo solo le terrazze esterne - è l'ennesima che fa infuriare il presidente di GastroTicino. «L’attività economica necessita di una chiara visione e la riapertura va annunciata con un sufficiente anticipo per permettere alle nostre aziende di organizzarsi al meglio - aggiunge -: è inaccettabile e irriverente l’ipotesi 19 marzo vs 22 marzo con un improponibile preavviso di 3 giorni, 2 dei quali festivi!».
In questo anno la voce di Massimo Suter si è fatta insistentemente sentire. E ancora lo farà: «Ulteriori chiusure non suffragate da dati, cifre e dati comprovati e chiari, non sono né accettabili né sostenibili», conclude.
(L'intera lettera è disponibile in allegato)
E si può sapere che cos'ha fatto GastroTicino in quest'anno per tutelare i loro soci ? Piangere e dire che si è delusi non serve a nulla.
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Certo che il Consiglio Federale, lasciando le aperture solo sulle terrazze, forse non si è reso conto della disparità di trattamento tra che le ha e chi no ! Vorrei vedere come mangiano 100 persone in terrazza se arriva di colpo un temporale; il conto lo mandano a Berset visto che per il parrucchiere spende poco? Fossi nei ristoratori metterei tavoli e sedie sulla strada per chi lo spazio esterno non ce l'ha ;-((((
concordo hai ragione ho visto dei ristoranti che si sono gia organizzati con dei gazzebo sui parcheggi adiacente al ristorante ! a Bersel e tutto il suo team task force , diffida da tutti i ristoranti a vita