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CANTONEEpatite al Civico, il processo bis continua… anzi no

09.07.19 - 14:40
Il giudice Siro Quadri ha respinto le questioni pregiudiziali avanzate dalla difesa. E quest’ultima ne chiede la ricusa. L’accusa: «Si vuole rinviare alle calende greche un processo che s’ha da fare»
Tipress (archivio)
Epatite al Civico, il processo bis continua… anzi no
Il giudice Siro Quadri ha respinto le questioni pregiudiziali avanzate dalla difesa. E quest’ultima ne chiede la ricusa. L’accusa: «Si vuole rinviare alle calende greche un processo che s’ha da fare»

BELLINZONA - È stato fatto quanto indicato dalla Corte di appello e revisione penale. Il processo per il contagio da epatite C verificatosi nel dicembre 2013 all’ospedale Civico di Lugano può dunque andare avanti. Anzi no, perché la difesa prende atto della decisione del giudice Siro Quadri. E ne chiede la ricusa: «Riteniamo che in questa procedura non ha mantenuto la sua imparzialità e ha dato l’impressione di avere già un’opinione precisa sulla colpevolezza dell’EOC» ha detto l’avvocato difensore Mario Molo.

La pubblica accusa, rappresentata dal procuratore Moreno Capella, si oppone però all’istanza: «È intempestiva. Se così non fosse, ogni giudice per un motivo o l’altro dovesse respingere degli incidenti processuali, sarebbe esposto a un’istanza di ricusa» ha affermato. «La sensazione - ha aggiunto - è che non si voglia fare questo processo, allora a catena si cerca di rinviare alle calende greche un processo che s’ha da fare».

Il giudice si pronuncerà a breve.

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