Cerca e trova immobili

CANTONE«Correvo a 157 km/h per andare in ospedale»

03.12.18 - 11:41
È la giustificazione fornita alle autorità dal “baffo”, che anche oggi non è comparso in aula. In contumacia è stato condannato a sedici mesi, sospesi con la condizionale
Ti Press
«Correvo a 157 km/h per andare in ospedale»
È la giustificazione fornita alle autorità dal “baffo”, che anche oggi non è comparso in aula. In contumacia è stato condannato a sedici mesi, sospesi con la condizionale

LUGANO - Sedici mesi, sospesi con la condizionale per un periodo di due anni. È la pena inflitta a Roberto Da Crema, il noto televenditore meglio noto come “baffo”, che oggi era nuovamente chiamato a comparire alle Correzionali per un eccesso di velocità in autostrada risalente al 14 gennaio 2016. Anche stavolta, come già avvenuto lo scorso 15 ottobre alla sua prima convocazione, l’imputato non era però presente in aula. Il dibattimento è quindi avvenuto in contumacia.

Il procuratore pubblico Roberto Ruggeri ha chiesto una pena detentiva, sospesa, di tredici mesi. Mentre l’avvocato difensore Chiara Buzzi puntava al minimo di dodici mesi, ritenendo che il suo assistito stava percorrendo un tratto autostradale di notte. Ma il giudice Mauro Ermani ha stabilito, appunto, una condanna a sedici mesi, in quanto «la legge prevede che la pena minima sia inflitta con un eccesso di velocità pari a 60 chilometri orari». L’imputato, allora, stava invece circolando a 157 chilometri all’ora sugli ottanta (quindi con una velocità superiore di 77 km/h), nei pressi dello svincolo di Mendrisio. «Non è la prima volta che assisto a richieste troppo basse per mancata condivisione della legge».

Davanti alle autorità, il 65enne Roberto Da Crema avrebbe giustificato il suo reato - peraltro ammesso - per motivi di salute. A causa della sua asma, si sarebbe dovuto recare all’ospedale a Como. «Ma nelle vicinanze ci sarebbe stata la struttura sanitaria di Mendrisio, la sua spiegazione lascia il tempo che trova». E in merito non è infatti stata fornita nessuna documentazione medica.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE