Ma quali cani abbandonati, spesso si arrivano a lasciare davanti al rifugio della SPAB animali esotici e pericolosi. L'appello di Besomi sui 18 cani di Pregassona
BELLINZONA - «Il vero problema sono gli animali esotici. Gli abbandoni di cani sono infatti quasi nulli». È un bilancio positivo e per certi versi sorprendente quello tracciato da Emanuele Besomi sugli abbandoni. Ma se quelli dei cani hanno «raggiunto ormai percentuali infinitesimali», ce ne sono altri che preoccupano il presidente della SPAB. «Il problema sorge quando fuori dal rifugio i volontari trovano ceste con animali esotici».
Stiamo parlando di bestie che non hanno nulla a che fare con il territorio ticinese come iguane, serpenti esotici o ragni. «L’anno scorso abbiamo trovato fuori dalla porta del rifugio pure una tarantola», precisa Besomi. Un problema non da poco visto che il centro non sa come accogliere questo genere di animali. «Non siamo attrezzati per una loro detenzione. E non sappiamo neppure come curarli». Nel 2017 sono infatti diversi i ritrovamenti anomali: dal boa rinvenuto a giugno in un bosco di Arogno, all'iguana "ospite" di un albergo di Losone ad agosto.
Besomi torna poi a parlare del miglior amico dell'uomo. «Gli abbandoni sono quasi nulli. Se guardiamo il numero di cani presenti in Ticino direi addirittura infinitesimali». Questo perché c'è stato un cambiamento di paradigma nel ruolo che l'animale ha nella società. «Non è più visto come un giocattolo. O come un oggetto usa e getta. È diventato parte integrante della famiglia».
Poi, Besomi lancia un appello per i 18 cuccioli ritrovati nell'appartamento di Pregassona: «Questo caso ci ha fatto sbattere la faccia contro un gravissimo disagio sociale. Ma a differenza del caso di Cagiallo in cui molti animali erano morti di stenti, qui almeno non sono stati trovati in fin di vita. Sono infatti stati nutriti. Al momento sono sotto cure e speriamo che presto qualcuno si faccia avanti per adottarli».