I giudici ritengono che i limiti posti dall’albo violano la legge federale sul mercato interno
BELLINZONA - Il Tribunale amministrativo cantonale (TRAM) ha accolto due ricorsi della Commissione della concorrenza (COMCO) contro l’albo introdotto dalla Legge sulle imprese artigianali (Lia).
Ne dà notizia il sito del Corriere del Ticino. I giudici del TRAM ritengono che i limiti imposti dall’albo - iscrizione obbligatoria, tassa d’iscrizione e procedura - violano la legge federale sul mercato interno, penalizzando le società d’oltre Gottardo.
Lo scorso novembre - lo ricordiamo - il Tram ha accolto il ricorso di una ditta del Sopraceneri attiva nel commercio di mobili e attrezzature per l'arredamento, annullando la decisione della Commissione che stabiliva l’obbligo per la ditta di iscriversi all’albo Lia per il servizio di posa di rivestimenti di pavimenti che offre. La decisione del Tram aveva spinto il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali a non escludere «un passo indietro definitivo nei confronti di questa legge». In gennaio l’incasso della tassa per l’iscrizione (e il rinnovo) all’albo della Lia è stato sospeso, ma non le attività della Commissione di vigilanza.