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A tutti sarà capitato almeno una volta di aprire un dono e recitare un educato «Bello, grazie!», pensando invece «ma che orrore!»
LUGANO - C’è chi si prepara e “ci lavora” per diverse settimane e chi invece spera nell’illuminazione dell’ultimo momento. Qualsiasi strategia si decida di adottare, i regali di Natale rimangono comunque un pensiero.
Il desiderio è ovviamente che chi scarterà il pacchetto non rimanga deluso, come successo a molti dei nostri utenti. Ascoltando le loro testimonianze nel video è difficile non comprendere la loro frustrazione. A tutti sarà capitato almeno una volta di aprire un regalo e recitare un educato «Bello, grazie!», pensando invece «ma che orrore!». La regola d’oro sembra quindi quella suggerita da una saggia signora che invoca per tutti più diplomazia.
Gusti a parte, quest’anno in media gli svizzeri spenderanno 292 franchi a testa per i regali, le donne saranno più spendaccione, così come i 36-45enni (secondo i dati diffusi da Ernst&Young). I più gettonati saranno i doni in denaro (50%), i libri (46%) e gli alimentari e i dolci (44%). Seguono i vestiti, i biglietti per un evento, i giocattoli, i CD e DVD e gli articoli cosmetici.
