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CANTONEDisoccupati a 18 anni, è il momento di dire basta

11.11.14 - 09:22
La maggior parte non si segnala agli uffici e resta sommersa: nasce il sito che vuole rendere visibili i loro profili alle aziende
Disoccupati a 18 anni, è il momento di dire basta
La maggior parte non si segnala agli uffici e resta sommersa: nasce il sito che vuole rendere visibili i loro profili alle aziende

TICINO - Lo dicono i numeri . Non le statistiche, secondo cui la disoccupazione giovanile, che coinvolge i ragazzi fino a 24 anni, è semplicemente “solo” doppia in percentuale rispetto a quella che non conosce discrimini d’età: circa il 7%, pari a poco più di 700 iscritti agli uffici di collocamento, al confronto con il 3,2% in Svizzera (137mila individui circa), 4,1% in Canton Ticino (6655 le persone senza lavoro registrate al mese di aprile). Ma a rendere allarmanti le quote è il sommerso: la disoccupazione giovanile non dichiarata agli uffici farebbe salire la percentuale al 20% o poco di meno.

Ecco perché poi trovare il ragazzo adatto è così difficile: pressoché improbabile. La storia ha fin del paradossale. "Possibile che su 16.722 disoccupati svizzeri tra i 15-24 anni non si riesca a trovare una ragazza con attestato Afc?", si domandava la scorsa primavera Cristina Pagani, dell’agenzia di collocamento 3P, alla ricerca di una giovane da inserire nel proprio team. Una curiosità innocua, carica di spiacevole sorpresa, che ha rappresentato l’inizio di un progetto oggi finalmente ai blocchi di partenza. Mettere in luce le giovani leve autoctone, spesso surclassate nella ricerca di occupazione da forze lavoro straniere: non fosse altro perché sembrano non avere nomi e curricula nei database di Uffici di collocamento, su Linkedin, nei registri della Società impiegati del Commercio. Cristina ha vagato fra l’una e l’altra opzione prima di decidere di fare da sé: e studiare una forma di aiuto per quella che, oggi, si può considerare a buon diritto la fascia più debole della popolazione, dal punto di vista occupazionale.

Un’iniziativa senza scopo di lucro, che incrocia le lamentele di chi da un lato cerca invano lavoro, dall’altro personale, e prova a coprire una "fascia scoperta". Lo farà tramite un sito dedicato, inaugurato la scorsa settimana, che non a caso si trova all’indirizzo www.18-24.ch. Requisito principale: essere maggiorenni ma non avere più di 24 anni; vivere in Svizzera o avere il permesso B/C, essere diplomati. "Non vogliamo che venga meno la qualità: il diploma è condizione necessaria per garantire all’azienda l’idoneità e le competenze a ricoprire la funzione ricercata".

Una vetrina nella rete: alla quale potranno guardare direttamente le imprese stesse, per individuare il candidato ideale. I profili, privi dei dati sensibili, saranno disponibili online per un primo esame; selezionati e verificati dall’agenzia, verranno poi proposti ai clienti per un primo colloquio.

"Si fa tanto per la formazione: ma poi? Cosa si fa?". Abbandonati a se stessi perché troppo giovani per essere considerati in difficoltà, i ragazzi finiscono per sfondare quella soglia oltre la quale, senza la laurea, trovare lavoro diviene effettivamente problematico. Ecco quindi il tentativo di agire per tempo, con benefici anche per le aziende. Qualora la ricerca desse frutto, le aziende godrebbero di tariffe agevolate e avrebbero la possibilità di inserire il proprio logo sul sito a testimonianza della buona volontà ad assumere personale locale. Gli aspiranti lavoratori saranno suddivisi per categorie di appartenenza in modo da rendere più facile la consultazione: per loro l’iscrizione è gratuita.

 

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