Quanti moscerini! "È la cappa d'umidità, rischia di durare ancora qualche giorno"

E intanto l'insidiosa zanzara tigre ha valicato il Monte Ceneri...
LUGANO – Ieri è stata la prima notte tropicale dell’anno in Ticino. Ed è stata una notte che ha visto l’invasione di orde di insetti, perlopiù moscerini, se non aggressivi almeno fastidiosi. Bastava girare per la città ieri sera, o stamane: non c’era nessuno che potesse esimersi dal gesticolare per tenere lontani i molesti insetti.
Questione di percezione - “È un fenomeno che potrebbe essere legato alla forte cappa di umidità, anche se per trarre delle conclusioni andrebbe osservato su un periodo più lungo” spiega l’entomologo Michele Abderhalden. “Non si può però parlare di invasione, è una questione di percezione. Ieri sera probabilmente questi moscerini, che poi sono dei piccoli pidocchi delle piante, si sono mossi di più. Sono attratti dalle luci, per cui in certi punti si poteva percepire molto di più la loro presenza. Ma non direi che ce ne sono più del solito, sono solo più visibili.”
Stasera? - “Se si ricreeranno le stesse condizioni, e la meteo prevede la persistenza di una cappa d’umidità, è possibile che anche stasera la situazione sia simile. Però, ripeto, non è un’invasione ma una questione di percezione. Anch’io li ho notati ieri sera mentre andavo in bicicletta, pensavo fosse un fenomeno localizzato ma poi mi è stato confermato in altri posti da altre persone. Ma è un fenomeno naturale climatico, ci andrei cauto prima di creare allarmismi.”
C'è pure la zanzara tigre - Non solo moscerini, però. Anche le zanzare si stanno dando il loro bel da fare per tediare coloro che amano passare la serata all’aperto. Se quelle classiche, le autoctone diciamo, non registrano una presenza più importante rispetto agli anni scorsi, le zanzare tigre, provenienti dalle zone tropicali, stanno continuando la loro espansione. Quest’anno hanno persino valicato il Monte Ceneri, come conferma il dottor Mauro Tonolla dell’Istituto cantonale di microbiologia. "La zanzara tigre sta invadendo tutto il Sud Europa. Nel nostro Cantone è entrata da Chiasso e si è diffusa in tutto il Mendrisiotto, fino a Melide. La novità di quest’anno è che la si ritrova pure nel Locarnese, tra Gordola e Brissago.”
Potenziale rischio - “A parte il fastidio, questa zanzara è un vettore di virus come la dengue e la chikungunya. Se un turista di ritorno da una zona tropicale ne è infetto, le zanzare lo usano come fonte per trasmettere anche ad altre persone la malattia. Nel 2007 a Ravenna ci fu un’epidemia di chikungunya che colpì più di 200 persone. Casi di dengue sono stati registrati nella zona di Nizza. Il nostro Cantone per ora ne è stato risparmiato, ma il rischio potenziale c’è. Sul lungo periodo, quando c'è una specie invasiva, la si può rallentare ma difficilmente la si può far regredire. Non è un problema che si risolverà nei prossimi anni, anzi aumenterà e probabilmente si diffonderà anche nel nord della Svizzera. È già arrivata a Lione, da lì a Ginevra ci vuole poco.”
Trattamenti - “Noi, in collaborazione con i comuni e la protezione civile, teniamo sotto controllo la densità della zanzara tigre. Si trattano i tombini, i punti dove ci sono acque stagnanti, sottovasi e così via. Quando la zanzara tigre è in elevate concentrazioni i cittadini telefonano in comune perché non riescono più a stare in giardino, neanche di giorno, perché vengono massacrati dalle zanzare. C'è anche l'altra politica di non fare niente e intervenire solo quando ci sono epidemie. Ma la popolazione svizzera è esigente. Negli anni '80 sul Piano di Magadino, quando c'era stato il problema delle zanzare, non quella tigre ma quella autoctona, i camping di Tenero non funzionavano più, era un flagello.”
Precauzioni - “Più caldo è, più il problema si acutizza. È importante la prevenzione, come vuotare spesso i sottovasi, coprire bene i contenitori d'acqua, eccetera.“ afferma il dottor Tonolla. “Sicuramente se piove prima del crepuscolo si vedranno meno insetti stasera” conclude Abderhalden. Stiamo a vedere.



