Ministro italiano: "Il caldo ha offuscato il cervello di Norman Gobbi"

COMO/LUGANO - Accesa reazione quella che arriva dall'Italia di fronte alle parole di Norman Gobbi, che negli scorsi giorni è tornato ad esprimere la sua preoccupazione sul fenomeno della criminalità transfrontaliera. "Il fenomeno della criminalità transfrontaliera - ha detto Gobbi - ci preoccupa, ci fanno paura i dati sull’aumento dei reati in Lombardia. Si parla di una crescita del 33%. Ovviamente, le conseguenze sul nostro territorio sono evidenti".
Parole che hanno suscitato indignazione da parte italiana. L’assessore regionale lombardo alla Sicurezza, Romano La Russa (Pdl), intervistato da laRegioneTicino ha così commentato le parole di Gobbi: "Il sole e il clima caldo di questo anomalo gennaio, evidentemente, hanno offuscato il cervello del signor Norman Gobbi. Se ha prove e ritiene di avere notizie concrete, denunci il fatto alle autorità competenti". E poi continua: "Come mai il signor Gobbi non ha mai avuto da ridire quando a passare il confine sono stati i grandi e veri criminali che portano milioni e miliardi di euro in Svizzera? È bene ricordare che proprio la normativa bancaria vigente nel Paese incentiva l’afflusso di capitali di dubbia provenienza. Se si è diretti in banca con la borsa piena vi è il 'lasciapassare', altrimenti stop".
Stesso parere da parte del questore di Como, Michelangelo Barbato, che sempre al gionale ha dichiarato: "La mia breve esperienza a Como (Barbato è in carica da poco più di due mesi, ndr) non offre alcun riscontro alle parole di Gobbi. I rapporti di collaborazione con la polizia elvetica sono ottimi, lavoriamo insieme su molti campi. Non so da dove vengano fuori certi numeri, allo stato attuale non esiste un frontalierato della criminalità. Non ci sono riscontri concreti di questa tesi, né da parte italiana né tantomeno da parte ticinese".



