Lorenzo Quadri: la politica, l'amore e la sua prima volta

LUGANO – In 33'653 gli hanno dato la loro preferenza, facendo di Lorenzo Quadri il consigliere nazionale più votato dai ticinesi. A soli 37 anni, colui che inizialmente era solo un redattore del Mattino ha bruciato le tappe a furia di interrogazioni e si pone oggi come uno dei politici ticinesi più influenti. In poco tempo Lorenzo Quadri si ritrova sulle spalle una bella responsabilità. "Sì, anche se non è che più voti equivalgono a più peso politico, o si è eletti o non lo si è” esordisce Quadri. “Però dal punto di vista morale è una bella responsabilità, sì."

Cosa c’è all’origine del suo impegno politico? Cosa l’ha spinta a buttarsi nella mischia?
"Finché ero studente seguivo molto distrattamente la politica. Non escludevo di occuparmene in futuro, ma non c’era un programma concreto. Poi, finita l'università, ho cominciato a lavorare al Mattino della Domenica, quindi in un ambiente politico. Ho potuto vedere in prima persona come funzionavano le cose e da lì è nata la voglia di mettersi in gioco. E alla fine da cosa nasce cosa."

È stato spinto da Bignasca?
"Inizialmente sì. Quando si tratta di fare le liste per il Gran Consiglio, si sa che non è sempre evidente trovare i candidati, quindi ho accettato volentieri di mettermi in lista. Tra parentesi, la prima volta si è conclusa con una “trombatura”, come si suol dire;  mentre la seconda, essendomi nel frattempo fatto un po’ conoscere tramite il Mattino, sono entrato in Gran Consiglio e da lì è partito tutto."

Bignasca per lei chi è? Il boss, un amico, un collega?
"Al Mattino è il mio capo, in politica è il mio presidente e in Municipio è un collega. Ci sono i diversi aspetti che si fondono, comunque abbiamo un rapporto di fiducia e direi anche di amicizia."

Chi è il suo modello politico?
"Ognuno deve farsi il proprio stile, trovare la propria via. Non è che ci siano dei modelli particolari da imitare. Visto che non penso di avere la scienza infusa cerco di imparare da tutti quello che posso imparare."

Le sue interrogazioni arrivano in redazione a orari impossibili, a mezzanotte come alle 5 del mattino. Ma quante ore dorme a notte?
"Ora, non essendo più deputato al Gran Consiglio, vi disturberò probabilmente un po’ meno. Col lavoro che faccio ho degli orari sballati e comunque non dormo mai molto. Purtroppo il lavoro è tanto e lascia pochissimo spazio al resto. Naturalmente sono cose che si fanno finché c'è la motivazione a farle. Se un domani non ci fosse più la motivazione, sarebbe impossibile proseguire su questi ritmi.”

Ha tempo per degli hobby?
"Non ho il tempo per fare nulla di sistematico. Quando posso leggo soprattutto saggi storici (sono secoli che non apro un romanzo e non mi sento neppure stimolato a farlo), ed inoltre sono da sempre un appassionato di animazione giapponese. E’ comunque tutto molto spezzettato."

Segue lo sport? O ha altre passioni, tipo la musica?
"Lo sport non l'ho mai seguito granché, la musica la ascolto distrattamente  alla radio in macchina. Ma non mi ha mai interessato più di tanto."

Conosce i Knives Out?
"Cosa?"

Il gruppo di Rodolfo Pulino, suo collega di partito.
"Ah Rodolfo Pulino ha un gruppo? Devo essermi perso qualche puntata. Tanto per dimostrare quanto io sia fuori da certe cose."

Qual è il suo piatto preferito?
"Mangio abbastanza di tutto, anche se fortunatamente non accumulo.... Se dovessi indicare un piatto, direi le lasagne."

Questa estate si era parlato di una sua relazione con Iris Canonica e persino di un possibile matrimonio. Una notizia vera?
" Sia io che Iris manteniamo la nostra versione: non si conferma e non si smentisce. Riteniamo si tratti di questioni private che non c’è motivo di mettere in piazza.”

E chi è secondo lei la donna più bella del mondo?
"Vivente o anche trapassata?"

È uguale.
"Boh, pensiamoci un attimo... Adesso è defunta, però pensavo a Marlene Dietrich, che per bellezza, fascino e allure è stata ineguagliabile."

E l'attore più affascinante del mondo?
"Questa è una cosa a cui proprio non ho mai pensato, boh. Da quel poco che vedo ora, mi sembrano dei Big Jim che camminano. Non saprei indicarne uno, sinceramente non mi viene in mente. Sempre per il solito discorso che seguo così poco che non conosco i nomi."

Sul 10 Minuti chiedete alle ragazze con chi passerebbero una notte folle. E lei, con chi la passerebbe?
"Loro di solito rispondono: con il mio ragazzo."

Quindi lei dice: con la mia ragazza...
"Sarebbe un po’ banale. Devo scendere dal treno, mi può richiamare tra un attimo che intanto faccio la pensata?"

Va bene, a dopo.

Lorenzo Quadri scende dal treno con un dilemma. Come lo risolverà? Quasi quasi ci vorrebbe un’interrogazione… Lo richiamiamo.

Rieccoci, ci ha pensato?
"Opto per la versione “democristiana” ossia: "magari la risposta è già stata data qualche domanda fa”. Magari però."

Quindi lasciamo aperto il dubbio?
"Sì; come detto può anche darsi che la risposta sia già contenuta nell'intervista."

Estraiamo un’altra domanda dal 10 minuti. Il suo sogno nel cassetto?
"Non è proprio un sogno nel cassetto, ma la mia aspirazione è svolgere al meglio i ruoli per cui sono stato eletto dai cittadini ticinesi."

Se dovesse descrivere Lorenzo Quadri in 3 parole?
"Sempre tratto dal 10 minuti?"

Sì.
"Devo dire al 10 Minuti di cambiare le domande... Comunque direi: impegnato, caparbio  e ... razionale."

Un'altra domanda...
"Sempre dal 10 minuti?"

No, questa loro non la fanno. Bignasca è noto anche per il suo consumo di stupefacenti. Lei cosa pensa della cocaina?
"Premetto che io non ho mai fumato neanche una canna, per cui sono assolutamente estraneo a queste cose. Ma c'è un sacco di gente che consuma questa sostanza e non solo Bignasca, che l'ha sempre detto apertamente. È una sua questione privata, quindi affari suoi, sostanzialmente. Non esprimo giudizi. Io non ne faccio uso né intendo farne uso, ma privatamente ognuno può fare quello che vuole.”

Quindi lei sarebbe favorevole a una liberalizzazione delle droghe?
"No, non penso che sarebbe una gran pensata."

Voi come Mattino venite spesso attaccati per le pubblicità delle prostitute. Cosa pensa della prostituzione?
"È un'attività legale come tante altre, io non sono moralista sotto nessun punto di vista. Non faccio uso di questi “servizi”, ma è comunque un'attività legittima e legale. Non per niente viene chiamato il lavoro più vecchio del mondo. Se queste signore, signorine, trans e così via  lavorano, vuol dire che evidentemente c'è una richiesta. L’importante è che non ci siano dietro scenari di sfruttamento.”

Quindi non le danno fastidio le inserzioni di prostitute sul Mattino.
"No, d'altra parte non ci sono solo sui giornali della Lega, ma anche in quelli della controparte politica, a partire dalla Regione. Se apro il Blick, poi, ne vedo di tutti i colori. Penso che sono cose che oggi non dovrebbero scandalizzare più nessuno."

Quando si è visto chiamare Lorenzina sul finto Mattino, che reazione ha avuto?
"Ho pensato che fosse una trovata molto stupida che dà la misura del quoziente intellettivo di chi la  fa, ma non è che mi sia scomposto più di tanto. Dobbiamo ancora decidere cosa fare con Roberta Pantani e Sergio Morisoli, e qualcuno potrebbe anche ritrovarsi una denuncia penale. Trovo che quella in questione sia una trovata che non fa ridere, molto scema e calunniosa."

Ma lei si è scandalizzato?
"Il 5 minuti non l'ho visto, e nemmeno sono interessato a guardarlo perché queste iniziative, così come i loro promotori, non sono degne di nessuna considerazione. Siamo proprio allo squallore sommo. Soprattutto se si pensa che simili iniziative sono promosse da persone che alla luce del sole fanno i moralisti, naturalmente a senso unico e a scopo elettorale, e poi di nascosto, ma facendosi prendere come polli, inventano falsi giornali con contenuti calunniosi sulla vita privata di esponenti  della Lega e dell’Udc, oltre che con frottole politiche."

Lei è già stato denunciato?
"No, perché i miei scritti, che sono firmati con nome e cognome (contrariamente a quelli dei promotori dei finti giornali) non contengono né offese personali né niente di penalmente rilevante."

Altre due domande tratte dal 10 minuti...
"Sempre da lì? Devo dire a Boris di cambiare le domande perché poi se le fanno a me non so rispondere."

Comunque, com'è stato il primo bacio, se se lo ricorda?
"Sì, me lo ricordo bene. Avevo 14 anni e ai tempi portavo l'apparecchio... per cui si può facilmente immaginare come è andata a finire. E’ un  bel ricordo, comunque."

E la prima volta?
"Lì non c'erano apparecchi, per fortuna... Diciamo che, come in ogni campo, non si può pretendere che riesca tutto perfettamente al primo tentativo…”.