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TICINO

Esplode la fobia del cetriolo

Venditori e coltivatori preoccupati: "Il batterio killer ci sta mettendo in ginocchio". Ma c'è anche chi si scaglia contro i media...
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Esplode la fobia del cetriolo
Venditori e coltivatori preoccupati: "Il batterio killer ci sta mettendo in ginocchio". Ma c'è anche chi si scaglia contro i media...
BELLINZONA – Crollano le vendite di cetrioli in Svizzera. Il batterio killer E.Coli, che ha provocato 17 morti in Germania, sta mettendo in ginocchio venditori e coltivatori. Non bastano gli appelli delle autorità sanitarie a calmar...

BELLINZONA – Crollano le vendite di cetrioli in Svizzera. Il batterio killer E.Coli, che ha provocato 17 morti in Germania, sta mettendo in ginocchio venditori e coltivatori. Non bastano gli appelli delle autorità sanitarie a calmare i consumatori: si parla di un calo di almeno il 50% delle vendite su tutto il territorio nazionale. L’allarme è stato lanciato nelle ultime ore da Simone Kamber, rappresentante dell’Unione svizzera produttori di verdura. “La flessione – dice – riguarda anche altri ortaggi, in particolare i pomodori. I dati variano da regione a regione”.

Terrore - A livello economico i danni rischiano di essere enormi. Anche perché i prezzi, vista la quasi totale assenza di domanda, sono in caduta libera. Che la situazione sia ‘drammatica’ lo conferma anche Mauro Bisi, direttore di Frutta Banfi, uno dei principali importatori di frutta e verdura all’ingrosso in Ticino. “Da quando è saltata fuori questa storia la vendita dei cetrioli è praticamente ferma – ammette –. Anche quella dei cetrioli ticinesi. Inutile nasconderlo, c’è una vera e propria fobia del cetriolo, la gente non ne vuole sapere di acquistarli purtroppo. Per noi è una grossa perdita, abbiamo dovuto buttare anche diversa merce”. E il terrore, intanto, si espande a macchia d’olio. “C’è scetticismo nei confronti di qualsiasi merce venga dall’estero. Ad esempio la vendita dei pomodori olandesi ha subito una notevole frenata in questi giorni. Guardiamo avanti, sperando che questo momentaccio finisca presto”.

Sensazionalismo - Nemmeno Giovanni Berardi, presidente di Agrifutura, nasconde la sua preoccupazione. Ma pone l’accento su come media e mondo ortofrutticolo stanno affrontando il momento. “Le ripercussioni, indubbiamente, ci sono. I media, però, hanno diffuso una fobia ingiustificata. Un allarmismo che sta danneggiando gravemente tutto il settore”. Il riferimento è anche alle dichiarazioni di Michael Beer, responsabile del settore derrate alimentari presso l'Ufficio federale della sanità pubblica, che ha ribadito come la verdura svizzera possa essere consumata senza restrizioni. “Il cetriolo è stato scagionato – riprende Berardi –, ma la psicosi ha ormai fatto molti danni. Visti i valori nutrizionali degli ortaggi si fa quasi più un danno alla salute, consigliando di non consumare ortaggi per un allarme che non ci concerne. Ancora una volta il pressapochismo dell'informazione ha diffuso un allarmismo dannoso. Il batterio di quel tipo e la tipologia di trasmissione è limitato nella Germania settentrionale. La contaminazione è localizzata. Punto”.

(RED)
 

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