Lago "murato", Como in rivolta

Il cantiere delle paratie copre la vista del Lario, la città si mobilita
COMO - Uno scempio, uno scandalo. E' stato giudicato cosi' da moltissimi comaschi il muro sul lago di Como, che ne ostruisce la vista dal lungolago cittadino. Il muro della discordia fa parte del cantiere per le paratie, che dovrebbero proteggere Como dalle esondazioni del Lario. In sostanza, pero', l'opera impedisce la vista (ai comaschi, ma anche ai turisti) dello specchio d'acqua.
Sul banco degli imputati sono finiti il sindaco Stefano Bruni e l'assessore alle Grandi opere Fulvio Caradonna. Si chiama fuori il progettista delle paratie, accusando la ditta costruttrice di aver eseguito una variante in corso d'opera che ha portato alla situazione attuale.
Una grande ondata d'indignazione corre da un paio di giorni tra gli abitanti di Como. Come si legge sul sito de La Provincia di Como, sono state svariate centinaia le telefonate in redazione di cittadini che vogliono che il muro sia abbattuto. Da piu' parti si chiedono le dimissioni di sindaco e assessore, in primo luogo dall'opposizione cittadina.
Il cantiere delle paratie è sempre stato visto, a Como, come qualcosa di sgradito, e la notizia dell'azzeramento della vista del lago è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'indignazione. Resta il fatto che non si è probabilmente mai vista una sollevazione tanto vasta e vibrante tra la popolazione della città di confine. Domenica alle 11 è prevista una manifestazione di protesta di fronte al cantiere incriminato.




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