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BREGANZONA

Culla baby star, 'straordinario' ritorno alla normalità

Riaperto l'asilo nido chiuso per H1N1, ma meno coccole e abbracci ai bambini: "Per evitare rischi di contagio"
Tipress / Gabriele Putzu
Culla baby star, 'straordinario' ritorno alla normalità
Riaperto l'asilo nido chiuso per H1N1, ma meno coccole e abbracci ai bambini: "Per evitare rischi di contagio"
BREGANZONA - Sembra tornato tutto alla normalità all'asilo nido Baby Culla Star di Breganzona. L'asilo nido era stato chiuso la scorsa settimana a causa di due casi di nuova influenza che ha colpito una educatrice e una bimba di 3 an...

BREGANZONA - Sembra tornato tutto alla normalità all'asilo nido Baby Culla Star di Breganzona. L'asilo nido era stato chiuso la scorsa settimana a causa di due casi di nuova influenza che ha colpito una educatrice e una bimba di 3 anni. "Al momento, ci ha riferito Ramona Gerber, direttrice della culla luganese, non si registrano né casi sospetti, né in accertamento".

Le conseguenze sulle attività dell'asilo nido, comunque, considerando che molte famiglie sono in vacanza, hanno avuto un impatto abbastanza limitato: "E' vero - ammette Gerber - ci sono dei genitori che hanno preferito tenere a casa i propri bimbi. Ma si tratta di bimbi prevalentemente figli di donne incinte, quest'ultime soggetti più a rischio contagio".

"Per essere la prima settimana d'agosto - osserva la direttrice - il rientro è stato soddisfacente.

Per tutelare la salute del personale e dei 55 ospiti sono state prese delle misure igieniche precauzionali: "La misura principale consiste nel controllo dello stato di salute del proprio bambino. Da parte nostra, naturalmente, la vigilanza è sempre massima. Al minimo caso sospetto sono i genitori i primi ad essere contattati. Naturalmente sono state previste nuovi disposizioni che riguardano l'utilizzo di asciugamani e fazzoletti di carta usa e getta, in modo tale da evitare ogni condivisione di contatto. Inoltre ci siamo muniti di disinfettanti ospedalieri per lavare i giochi".

"Anche il personale è stato invitato a evitare il più possibile carezze o abbracci proprio per evitare lo scambio di particelle salivari. Una misura obbligata, nonostante il nostro lavoro sia quello di educare allo sviluppo dei cinque sensi. Vista la situazione, ora è più necessaria la precauzione e la tutela della salute di tutti". 

Foto d'apertura: Tipress / Gabriele Putzu
 

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