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Mortale di Pedrinate, l'accusa: "L'imputato, un egocentrico onnipotente e irresponsabile che distorce la realtà"

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Mortale di Pedrinate, l'accusa: "L'imputato, un egocentrico onnipotente e irresponsabile che distorce la realtà"
MENDRISIO - "La vicenda è da un lato chiarissima e dall'altro incomprensibile. Chiarissimi i fatti ricostruiti ma incomprensibile perché non ci viene fornita una spiegazione. Dalle risposte dell'imputato non si capisce il perc...

MENDRISIO - "La vicenda è da un lato chiarissima e dall'altro incomprensibile. Chiarissimi i fatti ricostruiti ma incomprensibile perché non ci viene fornita una spiegazione. Dalle risposte dell'imputato non si capisce il perché questo tragico evento si è verificato". Questo l'inizio della requisitoria di parte civile.

"Onnipotente e irresponsabile che crede di potersi permettere tutto" - "Non poteva ignorare che il bere è causa di gravissimi rischi" ha ricordato l'avvocato di parte civile Marco Frigerio che lo ha descritto come "assiduo frequentatore di esercizi pubblici". "Sul lavoro è apprezzato sì e no" continua il legale ricordando che "l'inchiesta amministrativa ha infatti portato diversi colleghi ad esprimersi in modo negativo". Un quadro quindi che differisce da quanto dichiarato da diversi testimoni. "Nell'ambito della perizia psicologica -riprende l'avvocato Frigerio- è stato descritto come una persona che non trova il proprio equilibrio, egocentrico e con la tendenza di distorcere la realtà. Onnipotente e irresponsabile che crede di potersi permettere tutto".

Alcool e velocità - Ricapitolando le affermazioni rilasciate in aula da parte di diversi testi, l'avvocato di parte civile ha sottolineato la frequenza con la quale l'imputato è stato visto bere tra i 5-6 bicchieri, e ha sottolineato  la possibilità che l'eccezionalità dei 15 bicchieri che hanno preceduto l'incidente mortale non è assolutamente comprovata. Ventitré persone sentite che certificano la presenza della "voce" secondo la quale l'imputato era soggetto in diverse occasioni a presentarsi ubriaco in servizio. Una propensione al consumo dell'alcool che la parte civile ha dovuto verificare superando un "muro d'omertà" da parte di molte persone e colleghi.
La requisitoria ruota in seguito sulla propensione, o presunta tale, dell'imputato a guidare oltre i limiti di velocità. L'avvocato fa riferimento ad una dichiarazione di un cittadino che ricorda almeno due episodi nei quali ha visto l'imputato percorrere il tratto di strada tra Chiasso e Pedrinate oltre il limite di velocità. Due inoltre i casi, stando ad altre testimonianze, nei quali l'accusato sarebbe stato visto bere ed in uno stato, definito dall'avvocato, che poteva essere simile a quello da lui attraversato prima dell'incidente.

Richieste economiche come nella vicenda Tamagni - "Parliamo di negligenza cosciente e grave" ha ripetuto più volte in aula l'avvocato sottolineando nuovamente la vicinanza giuridica con i fatti discussi e l'omicidio per dolo eventuale. Il legale ha ripercorso in seguito la vita della vittima ricordando che "a 38 anni se si muore si perde la possibilità di fare molte cose e Enrico ha senza dubbio perso l'occasione di rendere la sua vita piena".
Per quanto riguarda le richieste economiche l'avvocato ha spiegato di essersi rifatto alla vicenda Tamagni chiedendo 75 mila franchi per torto morale per la madre e 25 mila per il fratello e il nipote. Cifre quest'ultime che andrebbero in beneficenza. A queste si aggiunge il costo del supporto alla madre anziana calcolato in 89 mila franchi, alle quali si aggiungono le spese legali pari a 30 mila franchi.
"Non ci sono vincitori, solamente vinti. La responsabilità di questa situazione richiede una sanzione giusta e condividiamo la richiesta del Procuratore Pubblico" ha affermato l'accusa, concludendo che la famiglia Coduri intende esprimere "che questa morte doveva e poteva essere evitata, e per farlo bastava che qualcuno facesse per tempo il proprio dovere fermando qualcun'altro che aveva delle difficoltà" ha affermato l'avvocato di parte civile ribadendo le richieste dell'istanza.

s.g.

 

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