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Disparità di trattamento, perchè la dottoressa Armani punita e gli altri medici no?

l’Amministrazione cantonale ha deciso di negare l’autorizzazione ad esercitare alla dottoressa Laura Armani a causa delle barriere architettoniche presenti nel suo studio medico, che ne renderebbero difficile l’accesso alle persone disabili. Perchè a leì sì, e agli altri no? È quanto chiede in una interrogazione il deputato leghista Silvano Bergonzoli.
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Disparità di trattamento, perchè la dottoressa Armani punita e gli altri medici no?
l’Amministrazione cantonale ha deciso di negare l’autorizzazione ad esercitare alla dottoressa Laura Armani a causa delle barriere architettoniche presenti nel suo studio medico, che ne renderebbero difficile l’accesso alle persone disabili. Perchè a leì sì, e agli altri no? È quanto chiede in una interrogazione il deputato leghista Silvano Bergonzoli.
BELLINZONA - Nelle scorse settimane l’Amministrazione cantonale ha deciso di negare  l’autorizzazione ad esercitare alla dottoressa Laura Armani a causa delle barriere architettoniche presenti nel suo studio medico, che ne renderebbero ...

BELLINZONA - Nelle scorse settimane l’Amministrazione cantonale ha deciso di negare  l’autorizzazione ad esercitare alla dottoressa Laura Armani a causa delle barriere architettoniche presenti nel suo studio medico, che ne renderebbero difficile l’accesso alle persone disabili.

Per qualcuno si tratta di un vero e proprio accanimento  nei confronti della dottoressa Armani che era già stata al centro della cronaca per la sua scelta di cambiare sesso e per il fatto che, a causa di ciò, l’Autorità cantonale le aveva già negato l’autorizzazione ad esercitare, divieto- come si ricorderà - che in seguito  le era stato annullato da una sentenza del Tribunale Federale.

Ne è convinto Silvano Bergonzoli che ha inoltrato un'interrogazione al Consiglio di Stato nel quale fa notare oltre il 90% (percentuale che emerge da un articolo pubblicato negli scorsi giorni in un articolo del Caffè) degli studi medici presenti in Ticino non sono conformi alle prescrizioni di legge per quanto riguarda le barriere architettoniche.

"Appare evidente a chiunque – scrive Bergonzoli - che la nuova decisione di divieto di esercitare indirizzata alla sola dottoressa Armani, così come motivata, è essenzialmente la conseguenza di un accanimento verso una persona che ha fatto una scelta moralmente discutibile (vedi il cambiamento di sesso). Ciò nonostante, è altrettanto chiaro che il principio della parità di trattamento esclude categoricamente ogni forma di arbitrio, ivi compresa la ricerca accanita di elementi di irregolarità professionale che non fanno però difetto all’interessata più di quanto lo facciano anche alla stragrande maggioranza dei colleghi".

Eppure, ricorda ancora Bergonzoli, in Ticino esistono casi rimbalzati alla cronaca per irregolarità gravi, e il deputato leghista  cita i casi del Dottor Arnaldo Catti "accusato di abuso su persona incapace di resistere, la cui condanna è pure stata confermata dal Tribunale Federale". "Come si sa - fa notare il deputato - malgrado ciò, la specifica Commissione sanitaria ha poi ritenuto che non sussistessero gli estremi per negare l’autorizzazione ad esercitare al Dottor Catti".

Insomma per Bergonzoli si tratta di un abuso di potere esercitato in seno al Dipartimento DSS, tanto da chiedere spiegazioni al Consiglio di Stato con una'interrogazione nella quale chiede quale ufficio e quale funzionario ha deciso il divieto nei confronti della dottoressa Armani, e se corrisponde al vero che "il motivo alla base di tale divieto non è ossequiato neppure dalla stragrande maggioranza degli altri medici ticinesi". E qualora ci si trovasse di fronte a un abuso di potere, "non sarebbe il caso - chiede ancora il deputato - di segnalare tale abuso alla Magistratura?".

 

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