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Night Cecil: 'Niente abuso né sfruttamento delle donne'

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Night Cecil: 'Niente abuso né sfruttamento delle donne'
PARADISO - L'amministratore del Cecil di Paradiso, Sandro Iaria, non ci sta e rimanda al mittente le accuse del deputato socialista Bill Arigoni che in un'interrogazione sullo sfruttamento della prostituzione aveva fatto il nome del night di Par...

PARADISO - L'amministratore del Cecil di Paradiso, Sandro Iaria, non ci sta e rimanda al mittente le accuse del deputato socialista Bill Arigoni che in un'interrogazione sullo sfruttamento della prostituzione aveva fatto il nome del night di Paradiso. Sono molte le precisazioni dell'amministratore, a partire da quella sull'alloggio delle ragazze che lavorano nel locale notturno.

Gli alloggi sono più che decorosi

Ogni artista, si legge nel comunicato all’inizio del suo soggiorno presso l'Hôtel Victoria, ha diritto a soggiornare al 5° piano dell’Hôtel, riservato esclusivamente a loro, previa firma del regolamento che proibisce qualsiasi tipo di visita, clienti e amicizie maschili incluse. In queste stanze dormono al massimo due ragazze e non tre o quattro come sostiene Arigoni. Ogni camera, continua Iaria, è decorosamente arredata con TV Color via cavo e satellitare con canale russo. Nelle camere ci sono dei frigoriferi e quadri alle pareti, finestre con doppi vetri e la maggior parte sono vista lago. Rivelatori di fumo  per la sicurezza antincendio sono presenti su tutto il piano come anche un telefono pubblico. Le camere vengono inoltre pulite e la biancheria cambiata due volte alla settimana, ribadisce l'amministratore.

I prezzi delle stanze sono di favore

Per quel che concerne i prezzi delle stanze, Iaria precisa che alle ragazze vengono detratti 850 franchi al mese per delle stanze che un cliente normale pagherebbe fino a 220 franchi a notte. Arigoni nella sua interrogazine sostiene che il sistema per mascherare gli abusi è quello di fare firmare delle ricevute di acconti fasulli come se le artiste avessero chiesto una parte del loro salario in anticipo. Iaria chiede al deputato una prova di questa affermazione assolutamente non vera.

Gli stipendi non sono da fame

Anche sull'accusa di versare dei salari da fame Iaria ha da ridire. "4'370 franchi lordi, per il netto vedere tutte le deduzioni e gli oneri sociali di competenza, è un salario da fame?" Iaria chiarisce inoltre che l’artista percepisce a fine mese un salario decoroso ed è assicurata in caso di malattia o infortunio e non ha la necessità di prostituirsi. La prostituta invece, si legge ancora nel comunicato, deve obbligatoriamente prostituirsi se vuole sopravvivere e non  ha nessun tipo di copertura sociosanitaria. Gli uffici preposti inoltre controllano che i contributi vengano versati, sottolinea ancora Iaria, e in caso di malattia è impossibile, come invece ha sostenuto Arigoni, che le ragazze vengano spostate in Italia, perché sono russe o ucraine e hanno una cassa malati svizzera.

"Ammesso e non concesso - conclude Iaria - che qualche svista possa capitare fuori dalla volontà dell’amministrazione, vorrei ricordare comunque all’Onorevole Arigoni che i Night Club non sono chiese e chi li frequenta  e chi ci lavora è adulto e vaccinato".


 

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