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Officine FFS: si inasprisce lo scontro con la direzione

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Officine FFS: si inasprisce lo scontro con la direzione
BELLINZONA - È di ieri sera la notizia del muro contro muro a cui si è giunti. Leuenberger ha detto “no” agli operai di Bellinzona che chiedevano di trattare direttamente con i...
BELLINZONA - È di ieri sera la notizia del muro contro muro a cui si è giunti. Leuenberger ha detto “no” agli operai di Bellinzona che chiedevano di trattare direttamente con il capo del DATEC, escludendo quindi i vertici delle FFS. Le competenze tra le Ferrovie e il capo del DATEC (Leuenberger stesso ndr.) sono regolate dalla legge, ha spiegato il ministro in un comunicato, "non mi allontanerò da queste competenze e non mi immischierò quindi nelle trattative tra le parti sociali".

Nell’assemblea di ieri gli operai delle Officine, in sciopero da ormai tre settimane, hanno nuovamente respinto l’accordo sottoposto dalla direzione delle FFS al Comitato di sciopero. Le proposte, presentate in assemblea da Frizzo, sono state accolte da una bordata di fischi ed imprecazioni. “Hanno stimato circa una sessantina di posti di lavoro, gli altri una riga, cancellati” ha spiegato Frizzo all’assemblea aggiungendo: “abbiamo chiesto che facessero un gesto ulteriore per arrivare a 286 locomotive, la risposta è stata un no secco”.

All’assemblea ha partecipato anche il sindaco di Bellinzona, Martignoni ha illustrato agli operai i temi contenuti nella mozione per il polo tecnologico, un’alternativa che sembra sempre più una via di fuga. “Lunedì 14 aprile li conteremo – ha spiegato Martignoni agli operai riferendosi ai novanta Gran Consiglieri – e vedremo quale sarà la volontà dei politici, di coloro che sono stati nominati da noi e dalla popolazione per fare qualcosa”.

Foto: KEYSTONE KARL MATHIS

Video: FVR/Franjo M.

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