Logopedia, una professionista contro il Governo : "Il Consiglio di Stato non dice la verità"

Alexandra Tizzano è una logopedista e ha uno studio a Gravesano e accusa il Governo di non dire la verità sulla decisione di Bellinzona di ridurre i tempi di terapia.
LUGANO - Le risposte del Governo alle due interrogazioni parlamentari concernenti la logopedia, presentate tempo fa dai deputati Lorenzo Quadri e Norman Gobbi, non soddisfano la logopedista Alexandra Tizzano, che ha uno studio a Gravesano e che ha inoltrato perfino un ricorso al Tribunale federale delle assicurazioni.
Ad Alexandra Tizzano non va giù la decisione del Governo di ridurre i tempi della terapia, e soprattutto non accetta che il Consiglio di Stato riduca tutta la questione ad un semplice “contenzioso personale” tra la logopedista e i servizi cantonali. "È inaccettabile che una disparità di trattamento subita da una determinata categoria di bambini venga considerata dal Governo una questione priva d’interesse pubblico. I genitori dei bambini che ricevono la terapia in misura ridotta hanno tutto il diritto di conoscere i veri motivi di una tale discriminazione, sia nel caso in cui abbiano scelto liberamente di rivolgersi ad una logopedista privata, sia nel caso in cui non abbiano avuto alternative se non la lunga attesa di un posto nel servizio pubblico".
Verità contrarie
"Senza contare che in qualsiasi ambito, una disparità di trattamento attuata da un Governo riveste già di per sé, un interesse pubblico. Stesso dicasi per le affermazioni contrarie alla verità fornite dal Consiglio di Stato o dai suoi funzionari, come anche per l’utilizzo dei fondi pubblici stanziati dall’UFAS.
Il fatto che io sia l’unica ad avere il coraggio di esigere spiegazioni per una decisione immotivata, ingiusta e penalizzante, dovrebbe preoccupare anziché cercare di far credere che la questione non riveste alcun interesse pubblico. Preoccupa molto come il Consiglio di Stato, respingendo con fermezza l’accusa di avere fornito risposte inveritiere alla prima interrogazione, eviti di entrare nel merito delle stesse, aggiungendo oltretutto ulteriori affermazioni contrarie alla verità!"



