GRAVESANO
Chiarezza sulla logopedia, la parola a un'operatrice del settore

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Chiarezza sulla logopedia, la parola a un'operatrice del settore
GRAVESANO- In merito alle recenti interrogazioni di vari deputati sul problema della logopedia, ha preso la parola un'operatrice del settore, Alexandra Tizzano di Gravesano, il cui pensiero riportiamo integralmente:"Nel gennaio del 2006...
GRAVESANO- In merito alle recenti interrogazioni di vari deputati sul problema della logopedia, ha preso la parola un'operatrice del settore, Alexandra Tizzano di Gravesano, il cui pensiero riportiamo integralmente:
"Nel gennaio del 2006, il capo dell’Ufficio delle Scuole Comunali ha deciso di ridurre in maniera ingiustificata i tempi di terapia fornita ai bambini seguiti da logopediste private, in evidente disparità di trattamento rispetto a quelli seguiti nel servizio pubblico.
L’ALOSI (Associazione dei Logopedisti della Svizzera Italiana) nel corso dell’assemblea straordinaria appositamente organizzata, ha ritenuto più opportuno evitare di opporsi, preferendo subire passivamente tale decisione.
Sono una logopedista attiva privatamente che crede nel valore della sua professione e, siccome non vi sono motivazioni a giustificazione di un simile provvedimento, fatico ad accettare una decisione che danneggia i bambini e gli operatori attivi privatamente.
Ho quindi deciso di chiedere spiegazioni direttamente al Consiglio di Stato per il tramite del Gran Consiglio. Un primo deputato socialista si è rifiutato di trattare l’argomento. L’allora Gran Consigliere UDC Umberto Marra ha invece dimostrato interesse per la questione ed ha provveduto ad inoltrare un’interrogazione parlamentare alla quale sono state però date risposte contrarie alla verità.
Nonostante ciò, grazie ad alcune cifre fornite, è stato possibile accertare come il Cantone Ticino utilizzi in maniera impropria il fondo per la logopedia messo a disposizione dall’UFAS e come le logopediste attive privatamente già costano al Cantone la metà di quelle impiegate nel servizio pubblico. Dimostrazione di ciò è anche la scandalosa tariffa imposta dal Cantone (67,80 Fr. per seduta) che non permette ad un/una logopedista, con diploma universitario, attivo/a privatamente a tempo pieno, di mantenere la propria famiglia al di sopra della soglia di povertà!
Cadute le motivazioni di carattere finanziario è stata inoltrata una seconda interrogazione, chiedendo, oltre alle vere motivazioni all’origine di tale decisione, la revoca della medesima.
Chiunque desiderasse leggere gli atti parlamentari inoltrati lo può fare tramite la pagina internet
inserendo la parola “logopedia” nell’apposito spazio di ricerca.
Una terza interrogazione è stata inoltrata nel marzo di quest’anno per sollecitare una risposta alla seconda, ma entrambe sono state stralciate dopo quasi sei mesi dall’inoltro, a seguito dell’uscita del parlamentare UDC dal Gran Consiglio dopo le elezioni di quest’anno.
Se trovo grave che si risponda in maniera inveritiera a domande legittime, trovo ancor più grave che, insistendo per ottenere chiarezza, non venga data risposta alcuna. Siccome la questione non ha perso d’importanza, ritengo giustificato interrogare una quarta volta il Governo ed ho quindi deciso di rivolgermi a Lorenzo Quadri, deputato in Gran Consiglio per la LEGA.
Nel corso dell’ultima assemblea ALOSI, nonostante nulla di quanto riportato nelle interrogazioni potesse far pensare ad un coinvolgimento dell’associazione, sono stata sollecitata a dichiarare pubblicamente l’estraneità dell’ALOSI dalla mia azione.
Nessuno ha voluto entrare nel merito delle problematiche trattate nei diversi atti parlamentari e ciò che mi è stato rimproverato è soprattutto il fatto di essermi rivolta ad Umberto Marra, Gran Consigliere UDC. La medesima disapprovazione è stata manifestata nei confronti del deputato leghista, ho però deciso di rivolgermi a lui in quanto non intendo discriminare nessuno per razza, sesso, religione o fede politica, e sono pronta a dialogare con chiunque voglia contribuire al raggiungimento di una soluzione.
Concludo però dichiarando, come richiesto, l’estraneità dell’ALOSI alle interrogazioni parlamentari inoltrate al Consiglio di Stato, attendendo comunque, assieme a tutti gli interessati, una sollecita risposta".
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